INTERVISTA TC - Calcagno (AIC): "Prematuro parlare di stipendi"

17.03.2020 17:30 di  Sebastian Donzella  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Calcagno (AIC): "Prematuro parlare di stipendi"

Tagli agli stipendi? Non se ne parla. Nel senso che l'Assocalciatori ha ben altro per la testa. TuttoC.com ha intervistato l'avvocato Umberto Calcagno, vicepresidente dell'AIC, in prima linea in queste settimane di emergenza come rappresentante dei giocatori.

I presidenti, dalla A alla C, parlano di tagli agli stipendi dei calciatori vista la crisi economica dovuta al Coronavirus.
"È prematuro parlarne. Per ora con le varie componenti, dalla A alla Lega Pro, stiamo discutendo dei danni che ci saranno all'interno del nostro sistema. Solamente dopo averli quantificati si potranno prendere delle decisioni. Per questo il taglio agli stipendi non è un argomento all'ordine del giorno. Oggi al primo punto c'è l'emergenza Coronavirus. Si parla di allenamenti slittati, di quando riprendere e delle modalità da attuare".

Difficile, però, equiparare la situazione economica di un calciatore di Serie A con uno di Serie C.
"Sono situazioni diverse ma oggi non si può parlare di tagli di stipendi per nessuno. Bisogna organizzarsi, proteggersi e cercare di ripartire nel più breve tempo possibile. È chiaro che tutti quanti dovremo renderci conto che i presidenti hanno le loro aziende e che in queste situazioni potrebbero presumibilmente avere dei problemi. E proprio per questo, ripeto, è prematuro parlare di stipendi. Prima bisogna conoscere i danni".

Intanto Casertana e Catania hanno reso noto di non aver potuto pagare gli stipendi a causa della crisi dovuta al Coronavirus.
"I giocatori di entrambe le squadre sono in contatto con il nostro rappresentante Danilo Coppola che sta monitorando la situazione. Sappiamo tutti, comunque, che il proprietario della Casertana è una persona seria che non ha mai dato nessun tipo di problema. Per questo credo che la situazione si risolverà. Catana, invece, stava già cercando di uscire da un periodo di crisi tra mille difficoltà. E adesso l'aggravarsi della situazione economica italiana a causa del Coronavirus ha creato nuovi problemi".

Intanto insieme alla Lega Pro avete decretato il blocco degli allenamenti fino al 3 aprile.
"È fondamentale salvaguardare la salute di tutti. Inoltre prima finisce l'emergenza e prima si può ripartire. Per questo prima del 3 aprile non si potrà parlare di allenamenti. Cerchiamo di rispettare tutti le norme per ritornare il prima possibile alla normalità. 

Si annuncia una lunga estate, con i calciatori in campo anche dopo il 30 giugno.
"Spero di poter presto ragionare di questa soluzione perché significherebbe aver risolto il problema dell'emergenza virale. L'AIC, ovviamente, è aperta al dialogo. Sarebbe bello se, tra qualche settimana, l'unico problema fosse questo".

Nel frattempo i calciatori rimangono a casa. E l'AIC?
"Li segue. Con i nostri collaboratori siamo in contatto con tutti loro, anche se ci sono situazioni molto diverse: alcuni si trovano da soli, lontani dalle loro famiglie. Siamo vicini soprattutto a loro che stanno facendo tanti sacrifici. Come li stanno facendo tante categorie professionali in Italia".