INTERVISTA TC - Calcagno (AIC): "Pro Piacenza rischia esclusione da C"

18.12.2018 23:40 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Calcagno (AIC): "Pro Piacenza rischia esclusione da C"
TMW/TuttoC.com
© foto di Emiliano Crespi

Chi non s'iscrive entro giugno sarà fuori. Ma qualcuno, come il Pro Piacenza, rischia di andare fuori già a gennaio. Umberto Calcagno, vicepresidente dell'Assocalciatori, in esclusiva a TuttoC.com ha analizzato le questioni di grande interesse del mondo Lega Pro di questi giorni.

Iniziamo dai rossoneri. Domenica sciopero, da voi condiviso, se non verranno pagati gli stipendi.
"La situazione è grave già da tempo. In queste settimane c'era la speranza di raddrizzare la situazione ma quando parti col piede sbagliato, statisticamente, poi è difficilissimo sistemare. Per capire la gravità di quanto sta accadendo basti pensare alle denunce alla giustizia ordinaria di chi è dentro il club. Ma, al di là delle diatribe interne, la sostanza è che i calciatori sono indietro di tre mensilità e affronteranno il Natale senza la serenità che meriterebbero, nonostante abbiano sempre dimostrato professionalità da vendere".

Cosa rischiano i piacentini?
"Non ci sono altre vie di fuga. O pagano oppure tutto finirà. Non possiamo permettere a team senza stipendi di scendere in campo, per rispetto verso i calciatori e per non inficiare la regolarità dei campionati. Non si può pensare che squadre che non hanno mezzi e prospettive per arrivare in fondo continuino a giocare, verrebbero danneggiate le società in regola. Se non hanno la possibilità di finire campionato allora è giusto che vengano fermate subito: di questo passo sarà giusto escludere la squadra dalla Serie C e svincolare d'ufficio i calciatori".

Non è l'unica situazione delicata in categoria.
"Cuneo, Rieti, Reggina, Matera e, appunto, Pro Piacenza sono le situazioni attenzionate e monitorate dai nostri delegati e dagli stessi calciatori. Tra queste la situazione più particolare è quella dei calabresi perché le somme per pagare gli emolumenti e i contributi in Lega ci sarebbero ma sono state bloccate da creditori esterni. Però non è giusto che i fondi generati dal sistema non vadano verso chi è dentro allo stesso, come i calciatori, per dare la precedenza alle fatture di chi sta fuori. Che senso ha ragionare su riforme e mutualità se poi ce le portano via?".

Oggi Consiglio Federale. E la B resta a 22.
"La riforma dei campionati non era all'ordine del giorno quest'oggi. Inoltre non si è trovato un accordo perché avremmo rischiato di far peggio del commissario. Lui cambiò tutto ad agosto, noi avremmo ribaltato le cose addirittura a dicembre. La normalità, secondo le regole, è una B a 22 squadre con 4 promozioni. I format si ricostituiscono con i ripescaggi, la penso così. Sarò impopolare ma non si potevano stabilire sette promozioni o venti retrocessioni a campionato in corso: non dobbiamo dare i numeri del lotto ma seguire le norme. La Serie C, non a caso, avrà una retrocessione in meno così il format tornerà a 60. Poi resta il fatto che, purtroppo, l'imboscata estiva ha creato grandissimi danni ad alcuni club di Serie C, su questo non ci piove".

Quattro promozioni e tre ripescaggi. Con criteri ancora da stabilire.
"I criteri vengono definiti di anno in anno, non valgono per più stagioni. A breve si stabiliranno i nuovi per reintegrare l'organico della Serie B nella stagione sportiva 2019/2020. E tali criteri serviranno anche per i club che, dalla D, proveranno a prendere il posto di quei club che, eventualmente, non riusciranno a iscriversi al prossimo campionato o verranno esclusi nella stagione in corso". 

Intanto c'è un nuovo sistema delle Licenze Nazionali.
"Che significa basta penalizzazioni. Dopo tanti anni, finalmente, dal prossimo campionato di Serie C tutte le squadre partiranno da zero punti. Entro il 24 giugno tutti i club dovranno presentare l'iscrizione corredata da tutti i documenti, gli assegni e le fideiussioni previste. Il ricorso di inizio luglio non sarà più lo stesso: da quest'estate si baserà solamente sulla documentazione prodotta nella scadenza di giugno, nessuno potrà più integrare la documentazione, presentando la fideiussione in ritardo come è avvenuto in questi anni".

E chi non pagherà?
"Siamo vicini all'introduzione di nuove norme. I club che salteranno un pagamento e non lo saneranno, non potranno fare acquisti in sede di calciomercato. E chi sarà recidivo nel pagamento dei bimestri, verrà escluso dal campionato. Basta concorrenza sleale".