INTERVISTA TC - Cicchetti: "Attaccanti protagonisti del mercato"

02.09.2021 07:30 di Stefano Scarpetti   vedi letture
Calciomercato, archivio
TMW/TuttoC.com
Calciomercato, archivio

Martedì scorso alle ore 20 si è chiusa la sessione estiva del calciomercato, da adesso in poi sarà il pallone ad emettere i verdetti. Si capirà chi avrà operato meglio, e le compagini che dovranno correre ai ripari a gennaio. Ai microfoni di Tuttoc.com è intervenuto l'agente Fifa Gianfranco Cicchetti, il quale ha dato un giudizio complessivo sulla sessione appena conclusa:

Che sessione di Calciomercato è stata? Diversa dalle altre? Ha risentito del Covid?

" E' stata una sessione molto lunga e intensa, che ha risentito delle numerose esclusioni nella prima parte, delle liste bloccate e dei tanti esuberi che hanno ingessato le operazioni di mercato della prima fase. I ripescaggi e i successivi trasferimenti hanno prodotto il classico effetto domino che ha poi contraddistinto soprattutto gli ultimi due giorni, nei quali principalmente gli attaccanti sono stati i protagonisti assoluti".

Quali le operazioni più interessanti? Chi si è rinforzato maggiormente?

" Alla fine si sono rinforzate adeguatamente quasi tutte le compagini. Modena, Padova, Bari, Catanzaro e Palermo sembrano quelle ad aver fatto la voce più grossa, ma occhio sempre alle sorprese, con diversi club come Lecco, Virtus Francavilla, Fermana, Latina, Renate e Seregno che sotto traccia hanno fatto un mercato intelligente e mirato".

Non sono mancate le operazioni anche per quello che riguarda i suoi assistiti

"Sono molto soddisfatto di questi due mesi di mercato. Abbiamo raggiunto praticamente tutti gli obiettivi prefissati a giugno con i miei assistiti. Mi lasciano tanta soddisfazione il trasferimento a titolo definitivo di Samele dal Monopoli al Sassuolo, il triennale di Gaetano Vitale con la Salernitana (con successivo prestito al Seregno), il salto di Nicolò Bruschi (30 reti in serie D) al Pisa (con successivo rientro in prestito al Fiorenzuola), il passaggio di Simone De Santis al Catanzaro e i rilanci di ragazzi come Eros De Santis, Nicolao e Cortesi che sono talenti di cui sentiremo parlare tanto nei prossimi mesi. Coppola alla Vis Pesaro, Vaccaro al Mantova, Ventola alla Virtus Francavilla, Rolfini ad Ancona e Graziano alla Fermana sono certezze assolute della categoria, Mercuri e Mastrippolito alla Vis Pesaro invece le ennesime scommesse pescate dalla serie D".

Quali sono a suo avviso le favorite dei tre gironi per la promozione in serie B?

"Padova nel girone A, Modena nel girone B e Bari nel girone C. Le tre dovranno fare rispettivamente attenzione a Pro Vercelli e Triestina, Pescara, Viterbese e Entella, Catanzaro, Avellino e Palermo"

In serie C spesso vengono fuori giovani interessanti in grado di calcare i campi di categoria superiore. Chi secondo lei può intraprendere questo percorso?

" Per deontologia professionale non inserirò in questo elenco dei miei assistiti. Fossi nelle squadre di A e B poserei l'occhio su Rauti (Pescara), Kraja (Lecco), D'Amico (Gubbio), Giorgini (Latina), Busatto (Messina), Saccani (Vis Pesaro), Masetti (Ancona) e Sandri (Potenza), ma ce sono sicuramente un'altra decina meritevoli ugualmente. Spero che la serie C possa tornare ad essere il serbatoio del nostro calcio, come accadeva fino a dieci-quindici anni fa. Il nucleo della Nazionale Campione del Mondo 2006 veniva infatti dalla C e non è una semplice coincidenza".

Tra gli svincolati invece ci sono profili da tenere in considerazione?

"Consiglierei alle società di avvalersi delle prestazioni dell'affidabilissimo e solido portiere Diamante Crispino, classe '94, appena liberatosi dalla Virtus Francavilla (ex Como, Bisceglie, Siracusa e Casertana) e del centrocampista Bruno Vicente, classe '89, che due anni fa ha vinto il campionato con la Juve Stabia ed è reduce dal biennio con Catania e Renate, un mediano di sostanza, fosforo e grande esperienza".

Una curiosità: come mai a suo avviso si vede pochi giovani competitivi ad alti livelli rispetto agli altri paesi?

"Sarebbe un discorso lungo. Notoriamente i nostri giovani maturano più tardi rispetto ad altri paesi, su alcuni di loro si creano troppe aspettative sin dalle prime partite, tanti sono soffocati dagli stranieri (61% in serie A), non c'è a mio avviso un campionato cuscinetto che possa ammortizzare il salto dalla Primavera alle difficoltà della serie C, molti allenatori non hanno tempo di aspettarli e farli crescere per la paura e la necessità di raggiungere subito risultati. Ci vorrebbero un pizzico di coraggio e programmazione in più e lo sviluppo del settore giovanile, che per tanti club non viene visto come una risorsa ma come un costo ed un inutile obbligo".