INTERVISTA TC - Corda: " A Foggia per tornare in C. Ecco i primi colpi"

26.07.2019 14:00 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
Ninni Corda
Ninni Corda

Il Foggia riparte dalla Serie D. E riparte dal duo Felleca-Corda. TuttoC.com ha intervistato proprio Ninni Corda, reduce dalla promozione con record di punti a Como nelle vesti di dirigente.

In rossonero, immaginiamo, per vincere.
 "Ci mancherebbe altro. L'obiettivo è di arrivare subito in Serie C. Una piazza così gloriosa non può stare tra i dilettanti".

Avete ottenuto la guida del club dopo una lunga corsa.
"C'erano otto cordate in tutto, alcune molto importanti. Avercela fatta è una grandissima soddisfazione. Merito del presidente Felleca. Era difficilissimo ottenere la guida di una piazza del genere, avevo il timore non riuscisse nell'obiettivo. Invece si è dimostrato ancora una volta un numero uno".

Insieme proverete a ripetere quanto fatto a Como.
"Garantiamo un progetto importante, siamo reduci dalla grandissima vittoria in riva al Lago con il record di punti di tutta la Serie D: 89 al termine della stagione, 2,62 di media a partita. Non era mai accaduto da nessun'altra parte. Direi che conosciamo bene la categoria, l'unico problema riguarda la partenza in ritardo: dobbiamo accelerare".

Oltre alle tempistiche, cosa cambia rispetto all'esperienza in Lombardia?
"Parliamo di due piazze storiche del calcio italiano. Ma è innegabile che il tifo foggiano ha pochi eguali in tutta Italia. Quindi la piazza pugliese è  più calda di quella comasca ma questa cosa non mi spaventa, anzi, mi piace tantissimo. Sarà la mia prima volta davanti a così tanti tifosi, non vedo l'ora di cominciare".

A proposito di tifosi, non arrivano da anni semplici...
"Per questo sono ancora più strepitosi. Nonostante siano stati trattati molto male, non hanno mai abbandonato il Foggia e sono stati veramente emozionanti. Il presidente, in privato, mi ha detto che è rimasto letteralmente estasiato per l'accoglienza ricevuta".

Passiamo al mercato. Iniziano a girare i primi nomi tra panchina e campo.
"Niente nomi al momento. Con il presidente, il direttore Pruzzo venuto anche lui da Como e Riccardo Di Bari, appena arrivato, decideremo volta per volta. Vogliamo gente che suda la maglia, che si sacrifica e pensa solo alla squadra, professionisti che abbiano fame e voglia di sbranare gli avversari, calcisticamente parlando. A tal proposito, due nomi li faccio: Gentile e Anelli, capitano e vicecapitano del Como, saranno giocatori del Foggia. E per la difesa valutiamo anche Maccarrone: l'ho già avuto in passato a Savona, conosco la sua forza ed è un profilo molto interessante".

E i vecchi giocatori del Foggia?
"Alcuni di loro, come Agnelli e Gerbo, potrebbero rimanere. E' nostro dovere sentirli, hanno un passato importante in rossonero. Vedremo se i loro obiettivi saranno gli stessi nostri, ci incontreremo. Poi è naturale che abbiano offerte da categorie superiori".

Un ex rossonero, intanto, c'è. Il vecchio patron Pelusi, che ha già vinto la D proprio con i satanelli.
"Una persona stimatissima, un colpo dirigenziale molto importante. Aver trovato l'accordo con una persona così fa capire la bontà del nostro progetto".

Da ex allenatore, non avrà un po' di invidia per il mister che arriverà a guidare una piazza del genere?
"Il ruolo dirigenziale attuale mi piace molto e ha anche responsabilità molto importanti. Son due ruoli diversi ma, avendo finito la squalifica da mesi, potrò tranquillamente andare in panchina a seguire la squadra insieme all'allenatore e allo staff tecnico. Sicuramente in casa sarebbe un'esperienza fantastica".

Anche voi, come il Bari un anno fa, chiederete lo spostamento dal Girone H? 
"Sappiamo che ci sono grossi problemi di ordine pubblico nel giocare il girone pugliese. Dovendo disputare il campionato in sovrannumero sarebbe logico, anche per vicinanza, essere inseriti nel Girone F, così come il Bari giocò nel Girone I".

A Foggia dopo esser stati vicinissimi a Carpi e Rieti.
"Con i due presidenti Bonacini e Curci ci lega comunque un ottimo rapporto. Hanno preferito proseguire la loro avventura alla guida dei rispettivi club dopo lunghe riflession. Faccio un in bocca al lupo a entrambi. E li ringrazio. Perché non aver trovato l'accordo con quelle due piazze ci ha permesso di poter arrivare al Foggia. Col senno di poi, miglior finale non poteva esserci".