INTERVISTA TC - Devoti: "Bella C. Il Monza non è la scontata vincitrice"

23.10.2019 07:30 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Devoti: "Bella C. Il Monza non è la scontata vincitrice"
© foto di Fabio Sebastiani/Carrarese Calcio

Tra i conoscitori della categoria, c'è sicuramente l'ex direttore della Carrarese Walter Devoti, che ora sta osservando la Serie C con "occhio distante". Ma una sua panoramica, il direttore la offre ai microfoni di TuttoC.com.

E' ormai in archivio metà girone di andata, ma tante panchine sono già saltate: come mai?
"E' un malcostume italiano, non si dà tempo alle persone di lavorare. E' chiaro che in tante circostanze anche gli allenatori hanno le loro colpe, ma gli errori sono da dividersi tra tutti, anche con chi fa la squadra, ma a pagare per tutti è sempre il tecnico. Un sistema che proprio non condivido, è un calcio che non mi appartiene più, per quanto ancora lo stia seguendo". 

Quindi è più che mai sbagliato esonerare a un giorno dal turno infrasettimanale?
"Ha già più logica un cambio con una sosta in mezzo, ma a ogni modo già dopo 8 giornate c'era una marea di esoneri, troppi cambi. Il sistema calcio non funziona".



C'è comunque il campo: che Serie C sta vedendo?
"Quest'anno più che mai, è un campionato importante, che viene sottovalutato ma raccoglie ancora campanilismo e valori. Andrebbe valorizzata ancora di più, specie perché con le nuove regole si sta ristabilendo un minimo di meritocrazia, permettendo ai club di apporre anche più innesti over: io, seppur controcorrente, darei un premio a chi fa giocare i più anziani, che servono come il pane per la crescita dei giovani".

Sono tanti, quest'anno, i campioni che hanno scelto di sposare progetti in C.
"Posso dire Tavano e Maccarone, ma non sono gli unici. I giovani sono importanti, ma anni fa, alla Carrarese, lanciammo Maran: lo prendemmo per insegnare ai giovani come si difende, e infatti furono valorizzati diversi elementi. I cosiddetti over sono un esempio per i giovani, sotto ogni punto di vista, e credo che quando scendano di categoria lo facciano perché hanno ancora molto da dare, ma in altre categorie sono prematuramente considerati finiti. Altri limite del calcio attuale. Prima il percorso era sempre inverso".

Andiamo alle squadre: che Serie C vede?
"Ci sono ottime squadre in tutti e tre i raggruppamenti, e a me fa sorridere sentire dire che un girone è più facile di un altro: non è mai così, ci sono difficoltà ovunque, specie con le importante società che prendono parte al torneo. Io seguo maggiormente il Girone A, e posso dire che la Carrarese ha tutti i giusti ingredienti per fare bene: una bella società, un ottimo allenatore e un grande pubblico. Non sono così certo che sia il Monza a vincere il campionato".