INTERVISTA TC - Dg Vibonese: "Mister Modica ultimo erede di Zeman"

21.10.2019 22:10 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Dg Vibonese: "Mister Modica ultimo erede di Zeman"
TMW/TuttoC.com
© foto di Antonio Abbate/TuttoLegaPro.com

Cinque gol al Catania. In soli 90 minuti. Il roboante 5-0 con cui la Vibonese ha steso gli etnei è costato il posto al tecnico rossazzurro e, al contempo, ha lanciato in zona playoff i calabresi. TuttoC.com ha intervistato in esclusiva il direttore generale dei rossoblù, Danilo Beccaria.

Una manita al Catania è tra il fantascientifico e l'incredibile.
"In realtà l'anno scorso ne abbiam fatti cinque alla Virtus Francavilla (che quest'anno ce ne ha fatti sei) e un paio d'anni fa al Messina. Però contro una corazzata non ci era mai capitato: è stato un risultato tanto clamoroso quanto storico. Una di quelle classiche partite che nascono bene e finiscono bene. Ma, è bene ricordarselo, valgono sempre tre punti".

Mercoledì arriva la Paganese: condividete con i campani e il Monza il miglior attacco della C con 19 centri a testa.
"Conosco molto bene mister Erra col quale ogni tanto ci sentiamo. So che è un tecnico molto valido che ha subito dato un'identità a una squadra nettamente più forte rispetto all'anno passato. Per fortuna Diop non giocherà, ma la Paganse ha gente come Caccetta e ha ancora Scarpa e Stendardo". 

Grandi attacchi ma anche difese non proprio imperforabili. Dobbiamo attenderci un grande spettacolo?
Può finire tranquillamente 4-4 ma anche 0-0. I turni infrasettimanali possono finire in tutti i modi, perché si fa turn-over, c'è stanchezza e ci sono più variabili rispetto a un match giocato normalmente la domenica".

Qual è il segreto di questa Vibonese?
"Siamo partiti con un progetto studiato a tavolino. L'anno scorso abbiam disputato un buon campionato ma ci è costato tanto a livello economico. Quella della passata stagione era una squadra con un'età media alta: quest'anno abbiamo cercato di puntare molto sulla voglia dei giovani e sul calcio offensivo che solo Modica al momento può mostrare, da erede di Zeman, direi ormai unicoo superstite. Ci piace fare la partita e non vivere più sugli errori degli avversari. Compensando con l'organizzazione tattica la minor esperienza".

Girone C: Potenza in testa, le big inseguono.
"Ero convinto che il Bari non avrebbe fatto da schiacciasassi perché è un campionato livellato verso l'alto. Il Potenza non mi meraviglia perché ho incrociato spesso mister Raffaele in Serie D e ci ha sempre dato filo da torcere con squadre che lottavano per la C pur essendo costruite per arrivare a metà classifica. Mi ha fatto un'ottima impressione la Reggina che ha cambiato tanto ma è subito entrata nella mentalità della Lega Pro e, infatti, è l'unica che non ha mai perso. Il Catania invece è uscito male dalle ultime trasferte: ma ha squadra, tradizione e ambiente per risalire, senza contare che ci saranno anche i playoff. I passaggi a vuoto attualmente sono rimediabili". 

Proprio gli etnei, insieme al Catanzaro, hanno esonerato l'allenatore quest'oggi.
"Il cambio a Catanzaro mi ha stupito molto perché non mi era dispiaciuta l'identità di gioco data da mister Auteri. Ma nel calcio si sa: a pagare per i risultati sono i tecnici. I giallorossi sono dentro ai playoff ma presidente e direttore hanno tutto il diritto di cambiare se lo ritengono opportuno. Se l'hanno fatto un motivo ci sarà. Il Catania, invece, viene da un 5-0: le società sfogano la rabbia sui tecnici quando anche i giocatori dovrebbero prendersi le proprie responsabilità".

Nel vostro girone c'è anche il Rieti, alle prese con un nebuloso cambio societario...
"Si sono iscritti in Lega Pro senza problemi, quindi la loro documentazione era regolare e hanno tutto il diritto di esserci. Poi vedremo cosa accadrà: seguiamo anche noi da lontano la vicenda. Speriamo che riescano a superare tutti i problemi".

Torniamo a voi. In avanti Bubas è arrivato a quota sei. La doppia cifra è d'obbligo.
"Parliamo di un giocatore importante per noi sia dentro che fuori dal campo. Un esempio per tutti quanti. L'anno scorso ne ha fatti 6 in un campionato, adesso in 10 giornate. Va a nozze nel 4-3-3 del nostro mister, va al tiro con grande facilità partendo da posizione defilata. Ma son contento perché tutti stanno andando in gol. Aspettiamo solo Taurino, il nostro bomber dell'anno scorso, che per problemi fisici non ha giocato molto. E poi c'è il nazionale sammarinese Berardi che prima o poi troverà il gol. Ha preso un palo ed è stato sfortunato. Ma parliamo di un ragazzo che ogni due per tre sfida mostri sacri come Cristiano Ronaldo".

Cosa vi manca per essere al top?
"Fuori casa non vinciamo tanto mentre giocando solo in casa andremmo in Serie B. Ma purtroppo non si può (ride NdR)".