INTERVISTA TC - DG Vibonese: "Squadra attrezzata ma restiamo umili"

13.09.2018 17:00 di Dario Lo Cascio Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - DG Vibonese: "Squadra attrezzata ma restiamo umili"
TMW/TuttoC.com
© foto di Antonio Abbate/TuttoLegaPro.com

"Stiamo lavorando per giocare domenica alle 18:30. Speriamo vada tutto bene così possiamo anticipare anche noi come le altre". Così Danilo Beccaria, direttore generale della Vibonese, intervenuto in esclusiva a TuttoC.com. Poco dopo l'affermazione arriva anche la conferma di data e orario del match. I calabresi saranno impegnati a Bisceglie nel primo turno del Girone C e, come altre società, si sono adoperati per esordire nel fine settimana, senza attendere mercoledì. Col dirigente rossoblu abbiamo ovviamente parlato anche di altro, ad esempio ci ha espresso il suo parere in merito al blocco dei ripescaggi:

"A me piacciono i campionati con un numero di squadre pari, non mi piace il turno di riposo. La scorsa stagione c'era la possibilità di fare la Lega Pro a 60 squadre, oltre la Vibonese non bisogna dimenticare che come noi avrebbero potuto essere della partita anche Lumezzane e Forlì. Non ho cambiato idea, la Serie B sarebbe dovuta essere a 22 squadre, perché il format prevede quello. Non entro nel merito di chi andava ripescato, ma il numero doveva essere quello".

Parliamo della Vibonese, avvio a Bisceglie, una squadra da non sottovalutare. E poi tre big match con Trapani, Catanzaro e Catania. 
"Sì, sarà un avvio non semplicissimo, ma la squadra è attrezzata. Possiamo permetterci un certo turn over e comunque prima o poi bisogna affrontarle tutte le avversarie. Per la prima andremo a Bisceglie, una formazione assolutamente da non prendere sotto gamba. In casa hanno sempre fatto bene. La affronteremo come tutto il torneo con umiltà". 

Squadra attrezzata, perché la Vibonese ha sicuramente fatto un bel mercato estivo.
"Sicuramente è un gruppo combattivo. Abbiamo ingaggiato tanti giocatori, alcuni con grande voglia di rivalsa, puntiamo quindi alle motivazioni dei singoli. Altri facevano già parte del progetto dalla scorsa stagione, con mister Nevio Orlandi. Quindi sotto questo punto di vista, anche a livello economico, sono molto soddisfatto. Abbiamo mantenuto i nostri parametri. Speriamo che il campo ci dia ragione, non possiamo dire di aver preso buoni giocatori se poi non è il campo a confermarlo". 

Sarà una stagione complicata, ben sette turni infrasettimanali.
"È un calendario che forse può premiare le società più importanti che hanno disposizione una rosa più ampia. Noi piccole dobbiamo fare di necessità virtù, recuperando le forze di partita in partita. Ad essere più scontenti sicuramente saranno gli allenatori, perché non si riuscirà a preparare il match con la settimana tipo. È su di loro che grava di più questa situazione". 

Un torneo, quello meridionale, che però non è gradito ad una società, la Viterbese.
"Riesco a capire le motivazioni del presidente Camilli. È una società del centro Italia ed ha più vicini altri campi. Non penso però ci siano colpe specifiche, è fisiologico che ci sia una squadra che deve fare più chilometri rispetto alle altre. Sono stati sfortunati nel senso che il Sud sta un po' arrancando numericamente. A livello di qualità ci sono grandi piazze, ma come numero di squadre ce ne sono meno rispetto al Nord e quindi è quasi obbligatorio accorpare squadre del Centro al Girone C".

A proposito di numero di squadre, ben quattro in Calabria, e tutte di livello. Un bel biglietto da visita.
"Il calcio calabrese è cresciuto molto negli ultimi anni. Basti pensare al Crotone che è salito fino in Serie A e quest'anno è stato raggiunto in B dal Cosenza. Ci sono alcune piazze che poi torneranno secondo me al calcio che conta, come il Lamezia ma anche il Castrovillari. Ci sono realtà piccole ma ben consolidate in Serie D, come Cittanovese e Roccella. Sotto questo punto di vista, essendo calabrese, faccio il tifo per tutte le squadre della mia regione".

Sarà un Girone C altamente competitivo, chi ha le carte in regola per vincere?
"Ovviamente il Catania è d'obbligo citarlo in qualsiasi campionato partecipi. È una piazza talmente importante da poter arrivare anche in Serie A. È la grande favorita. Poi ci sono bellissime squadre, come la Casertana, che ha fatto un mercato straordinario e ha un allenatore che predilige il gioco offensivo, sono molto curioso di vederli all'opera. Poi c'è il Catanzaro che punta ugualmente ai primi posti. Poi ci sono altre società che un po' nell'ombra hanno fatto passi avanti importanti come la Virtus Francavilla, la Sicula Leonzio, lo stesso Trapani o la Juve Stabia. Sarà un campionato dove ci saranno quattro o cinque squadre che lotteranno per il primo posto e tante altre di ottimo livello".

In questo contesto dove si inserisce la Vibonese?
"Quest'anno la Vibonese deve pensare a fare un campionato umile, calarsi nella categoria e puntare alla salvezza quanto prima possibile. Poi solo dopo possiamo pensare a toglierci qualche soddisfazione. Ma il nostro deve essere un torneo di basso profilo".