INTERVISTA TC - Dg Vibonese: "Tanta confusione, soluzione all'italiana"

21.05.2020 23:30 di  Antonino Sergi   vedi letture
INTERVISTA TC - Dg Vibonese: "Tanta confusione, soluzione all'italiana"
TMW/TuttoC.com
© foto di Andrea Rosito

Il Consiglio Federale di ieri è certamente uno dei punti di maggior discussione per i club di Serie C, a questo proposito ai microfoni di TuttoC.com è intervenuto il direttore generale della Vibonese Danilo Beccaria.

Serie C equiparata alla Serie A dopo il Consiglio Federale, dallo stop alla possibile ripresa.
"Sono favorevole alla ripresa della Serie A, ma in Serie C sarebbe solo un ulteriore dispendio di risorse e potrebbe mettere a rischio sia questa stagione ma anche la successiva dovendo andare oltre il 30 giugno".

Con una stagione che dovrebbe chiudersi a fine agosto, come si programma quella successiva?
"Non si programma, si improvvisa. Come si fa a programmare, poi ho una domanda: i calciatori ceduti che devono andare via il 30 giugno? Li dobbiamo ancora pagare noi? Mi sa tanto di soluzione all'italiana, tanta confusione". 

Diversi presidente e direttori si sono sentiti probabilmente presi in giro soprattutto dopo quanto stabilito lo scorso 7 maggio.
"La Lega Pro non è la prima volta che viene presa in giro, come per esempio gli sgravi fiscali destinati soltanto al calcio femminile. Posso capire il rammarico di alcuni colleghi e presidente".

L'intoppo sta nel problema di trovare la quarta promossa?
"Sicuramente. Invece di pensare a trovare una soluzione per scontentare meno società possibili vanno a fare fantomatici calcoli, arrivati a questo punto mi piaceva molto di più la Serie B a 40 squadre. Portavano su il Bari e tutte le altre società che continuano a dire che devono giocare in Serie B anche se sul campo arrivano secondi o terzi". 

La soluzione invece di scendere in campo tutti potrebbe essere quella di giocare dei playoff ristretti?
"Mi sembra la soluzione più praticabile. Se scendiamo in campo noi senza pubblico giocheremo con gli under e il settore giovanile, sarebbe una cosa che si allontana dallo sport. Giocherebbero solo quelle poche società che hanno intenzione di arrivare seconde o alla salvezza".

Tornando al calcio giocato, saluterà Modica dopo il grande campionato?
"Credo sia impossibile che Modica rimanga a Vibo. Lo abbiamo messo in condizione di poter lavorare tranquillamente, una squadra giovane e con ragazzi affamati che venivano da campionati non così esaltanti. Gli abbiamo dato una base importante per esprimere il suo calcio, credo qualche chiamata a lui sia arrivata e non solo del Pescara in Serie B".