INTERVISTA TC - Di Costanzo: "La Juve Stabia può arrivare lontano"

17.05.2021 20:30 di  Matteo Ferri   vedi letture
INTERVISTA TC - Di Costanzo: "La Juve Stabia può arrivare lontano"
TMW/TuttoC.com
© foto di Giuseppe Scialla

Protagonista da giocatore con la maglia della Turris e successivamente, come allenatore, sulle panchine di diverse squadre di Serie C, Nello Di Costanzo è attualmente alla guida dell'Afragolese e sta cercando di portare i rossoblu fuori dalle secche della zona playout. Il tecnico ha parlato ai microfoni di TuttoC.com per commentare la stagione di alcuni dei club nei quali ha lavorato.

La Juve Stabia ha disputato un torneo in crescendo. Può essere la mina vagante dei playoff?
"Sarebbe stata la mina vagante a metà campionato, ma la seconda parte del torneo, con Marotta che ha fatto la differenza, ha visto un'altra Juve Stabia e penso che un giocatore del genere ti dia quel quid in più per aspirare a superare diversi turni. La squadra è in salute, ha superato il turno un po' a stento con la Casertana ma con un giocatore del genere, che potrebbe tranquillamente giocare in Serie B e fa la differenza in C, può andare lontano"..

La Casertana ha avviato un progetto giovane e intanto pensa anche allo stadio
"Una struttura di proprietà è determinante, la Casertana ci sta lavorando già da tempo col presidente D'Agostino. In campionato ha fatto una prima parte di stagione in cui sembrava destinata a retrocedere, poi col rientro di Martone come direttore sportivo, senza nulla togliere a Violante che ha lavorato comunque bene sui giovani e con Guidi che ha fatto un ottimo lavoro la squadra si è ricompattata. Davanti è stato preso un ottimo giocatore come Pacilli, è rientrato Castaldo e ha dato filo da torcere a tutti ed è uscita dai playoff senza perdere. Sono sicuro che con il nuovo stadio la società porrà le basi per un futuro ancora più roseo e con obiettivi ambiziosi e il salto di categoria".

In casa Turris, invece, il presidente ha dichiarato di voler lasciare 
"Non credo che andrà via, Colantonio è un presidente sanguigno che ha voluto lanciare un messaggio strategico per chiedere aiuto, anche all'amministrazione comunale perché c'è bisogno di mettere a posto lo stadio, cosa fondamentale per il futuro della società. La Turris ha speso tanti soldi l'anno scorso per vincere il campionato e anche quest'anno la società non si è tirata indietro, allestendo una rosa all'altezza che ha fatto bene sia con Fabiano che con Caneo. Si sono salvati senza penare troppo, ma la Turris è una società blasonata con cui ho giocato in Serie C e quando riapriranno gli stadi ai tifosi ci si renderà conto di cosa sia il pubblico di Torre del Greco, che a mio avviso vale la Nocerina o la Juve Stabia. Sono sicuro che Colantonio, sotto la spinta dei tifosi e se l'amministrazione gli darà una mano, alzerà di nuovo la posta e non si accontenterà soltanto dei playoff".

Il Padova riuscirà a superare la batosta di un campionato sfumato in quel modo?
"Purtroppo psicologicamente, quando una squadra come il Padova punta alla promozione diretta e poi si vede sfuggire il risultato, vede i playoff non più come un traguardo e una opportunità ma come un ripiego. Ci può essere un po' di demotivazione per la mancata promozione, però conosciamo Mandorlini, un allenatore che sa caricare le proprie squadre e probabilmente riuscirà a motivare di nuovo i giocatori. Hanno una squadra molto forte e ce la possono fare a salire".