INTERVISTA TC - Di Costanzo: "Rende e Stabia ok, Casertana in ripresa"

05.12.2018 13:30 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Di Costanzo: "Rende e Stabia ok, Casertana in ripresa"
TMW/TuttoC.com
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

La Serie C tra Coppa Italia e campionato, con il primo giro di boa ormai imminente: tra sorprese e delusioni, la normalità in categoria è ormai arrivata, con le scorie dell'estate messe davvero alle spalle.
Per una generale panoramica del tutto, i microfoni di TuttoC.com hanno chiamato in causa mister Nello Di Costanzo.

Una Carrarese che vola: è la truppa apuana la vera sorpresa del Girone A?
"Io, ai tempi di Buffon, la Carrarese l'ho allenata, conosco bene l'ambiente. Baldini sta facendo un lavoro straordinario dall'anno scorso, quando c'è programmazione, concetto concreto e non astratto, i frutti si raccolgono. Gli azzurri sono stati poi bravi a puntellare ulteriormente la squadra, ma a me tutto ciò non meraviglia".

Nel B c'è invece la Ternana che sta risalendo la china. Ma è forse questo il Girone più equilibrato.
"La Ternana è adesso in deficit, sta forse pagando l'empasse della situazione che si era creata in inverno, ma alla distanza verrà fuori e sicuramente andrà ai vertici: non mi meraviglierebbe vederla li. Lo dimostra anche il 3-0 di ieri contro il Rimini. Poi il Girone B, con tante belle sorprese, è appunto il più equilibrato, e questo può essere un punto a favore".



Scendendo al sud, sono Rende e Juve Stabia le vere sorprese?
"La Juve Stabia ha una continuità sorprendente, ma anche in questo caso c'è una programmazione dietro che sta agevolando il tutto: il club ha mantenuto l'intelaiatura e l'allenatore della passata stagione, ed è quindi normale vedere un certo percorso. Il Rende, al netto del pari in extremis con la Cavese e del k.o. contro la Casertana, è la vera sorpresa, sta dimostrando di avere una società all'avanguardia: una struttura importante, che sta ben facendo anche con un mister diverso dalla passata stagione".

Accennava alla Casertana: che sta succedendo ai campani?
"Sono in ritardo, è vero, ma si riprenderanno; anche in questo caso c'è una struttura solida a livello societario, e non può essere diversamente. Alla fine un periodo di flessione lo hanno avuto tutte, ma Catanzaro e Catania si sono riprese: quando ci sono allenatori esperti, è difficile fare buchi nell'acqua, danno certezze".

In C ci si affida però spesso ad allenatori giovani...
"Ma indubbiamente ci sono tecnici bravi e meritevoli, con idee molto innovative. Io faccio l'esempio di Vincenzo Italiano e del suo Trapani che ha dimostrato di poter andare avanti per una certa strada. Io l'ho allenato a Padova, e già allora era un allenatore in campo, si vedeva già in prospettiva: è un ottimo allenatore, che ha saputo valorizzare una squadra nuova. Anche se non si investe molto si può far bene se ci sono capacità".

Giorni di Coppa Italia questi: perché molto spesso si tende a snobbare la competizione?
“Questo fa purtroppo parte del costume italiano. Ma non delle squadre di alto livello, almeno non ultimamente. Prima anche in Serie A la Coppa era snobbata, ma adesso ha ripreso interesse, soprattutto per quei club che vogliono trofei. E' chiaro però che per affrontare certe competizioni, che impongono ritmi di gioco serrati, occorre anche avere un certo organico, molto nutrito, cosa che non sempre si vede nelle categorie minori, che devono pensare a salvaguardare il campionato: se poi la domenica perdi, i tifosi contestano”.