INTERVISTA TC - Dragoni: "Ripartire dal Codogno è una scelta di vita"

17.06.2020 21:00 di Giacomo Principato   vedi letture
Samuele Dragoni
TMW/TuttoC.com
Samuele Dragoni

Il peggio sembra passato e nel progressivo e graduale ritorno alla normalità il pallone torna a rotolare. Se tra i professionisti c’è chi è alle prese con i tornei da continuare, nei dilettanti si guarda già alla prossima stagione e il Codogno Calcio programma il prossimo campionato di Eccellenza scegliendo un ex Serie C come primo innesto del proprio mercato. Un’operazione semplice, naturale, ma che in un momento del genere ha un significato enorme. “Sono stato contattato dal mister, dopodiché ho parlato con il direttore e il presidente: mi hanno fatto tutti una grande impressione a livello umano. A 30 anni ho fatto una scelta di vita – racconta ai microfoni di TuttoC.com il centrocampista Samuele Dragoni, ex tra le altre di Piacenza e Lecco -, scendendo in Eccellenza ho la possibilità di continuare a giocare a calcio e parallelamente di iniziare un altro percorso lavorativo. Sono della zona, conosco la situazione. Abito nel lodigiano, a Pieve Fissiraga, e nel periodo critico sentivo tutti i giorni gli amici di Codogno e dell’aree limitrofe”.

La ripartenza del calcio, anche di quello dilettantistico, in quelle zone è una notizia importante.

Non vediamo l’ora. Siamo stati i primi a essere colpiti dall’epidemia e all’inizio noi del lodigiano venivamo visti un po' come degli appestati, salvo poi scoprire che il virus circolasse anche in altre zone”.

È reduce dall’esperienza di Crema, uno dei club retrocesso a tavolino dalla Serie D all'Eccellenza. Il blocco delle retrocessioni dalla C in giù sarebbe stata la scelta più giusta?

Non si può accontentare tutti, ma con dieci partite ancora da giocare e con ampie possibilità di salvezza non possono esserci retrocessioni in nessuna categoria. Il nostro poi è un caso particolare: avevamo un punto in meno rispetto alla Sammaurense che ha giocato una partita in più. Se avessero bloccato il campionato non saremmo stati scavalcati in classifica e a quel punto sarebbero stati retrocessi, ingiustamente, loro e non noi. Tutte le società in lotta per la salvezza, indipendentemente dalla categoria, devono giocarsi le proprie chance”.

La sua ex Pergolettese si giocherà la permanenza in categoria nel doppio confronto playout contro la Pianese.

Crema è tra le città più colpite e anche la società ha pagato un duro prezzo. Sono venuti a mancare Andrea Micheli, nipote dell’amministratore delegato Cesare Fogliazza oltreché socio ed ex presidente, e il medico sociale Rosario Gentile. A livello morale non sarà facile ripartire. Ero favorevole a una ripresa anche nei dilettanti, però la scelta dei playout può starci e avrei inserito anche le ultime”.

Renate e Feralpisalò sono in corsa per l’ultimo posto in Serie B.

A Salò è andato il mio primo allenatore, poi direttore sportivo, Oscar Magoni. Mi auguro il meglio per entrambe. Il Renate è una società piccola, direi di famiglia, ma sono molto intelligenti e lavorano nel modo giusto. In questi anni hanno dimostrato di poter fare grandi cose”.

Ha una sua favorita per gli spareggi promozione in C?

Sulla carta, per storia e qualità della rosa, direi il Bari, ma faccio il tifo per il Renate. Non si sa mai…”.