INTERVISTA TC - DS Albissola: "Classifica bugiarda, ora serve la svolta"

13.10.2018 06:00 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - DS Albissola: "Classifica bugiarda, ora serve la svolta"
TMW/TuttoC.com

Vedendo la classifica dell'Albissola, qualche domanda sorge spontanea: 0 i punti conquistati, quelli che portano a facili conclusioni. Che sono però errate, perché la formazione ligure, neo promossa, non è in Serie C in gita di piacere, è una formazione che a livello di prestazione, per chi ha avuto modo di osservarla, è sempre stata presente. Ma qualche strano loop si è scatenato.
Di questo, e più in generale del momento della squadra, ai microfoni di TuttoC.com, ne parla il DS biancazzurro Andrea Mussi.

Un'Albissola ancora a 0 punti, ma la classifica, alla luce delle prestazioni, appare bugiarda. Come state vivendo questo momento?
"E' vero, l'avvio numerico e di classifica è bugiardo. Ci sono gare che abbiamo sbagliato, come a esempio quella con l'Arzachena, non siamo scesi in campo con il giusto piglio, ma ci sono anche partite, tipo quella contro il Pontedera e quella contro la Pro Vercelli dove sicuramente avremmo potuto raccogliere di più. Credo che le nostre prestazioni non valgano zero punti".

E' stato forse l'impatto con la categoria ad aver destabilizzato una squadra nuova al professionismo?
"No, la squadra ha elementi molto validi, e anche tasselli che la C la conoscono. Un periodo di assestamento era ovvio, lo avevamo preventivato, ma speriamo adesso sia passato. La classifica che ancora recita zero non ce la aspettavamo, sono onesto, ma comunque un primo periodo non agilissimo si. Andiamo però avanti".



Andate avanti con mister Fossati, in un momento in cui esonerare è pane quotidiano.
"Noi abbiamo alla fine giocato solo 4 partite, e il mister è per me un valore aggiunto alla squadra, non vedo perché lo si debba allontanare. Dobbiamo solo trovare quello che io chiamo punto di appoggio, ovvero quel punto materiale che poi fa partire la scalata: le nostre sconfitte non sono mai state eclatanti, abbiamo perso sempre di misura, non credo si sia distanti dall'obiettivo".

Accennava alle 4 partite giocate, non 5 come da calendario. Come state vivendo questo momento del calcio che si trascina dall'estate?
"Noi, per le note vicende, dobbiamo recuperare la gara con il Novara. Scalpitavamo per iniziare questo campionato, ci affacciavamo al professionismo, ma dovevamo mordere il freno, non potendo neppure sfruttare il gratificante avvio di Coppa Italia Serie C. E' chiaro che una situazione come quella che si è vissuto, ha creato tanti disagi organizzativi e gestionali. Faccio un esempio: noi paghiamo gli stipendi mensilmente, siamo anche prossimi a pagare il terzo mese, ma il non giocare e non avere quindi l'incasso del pubblico grava molto sull'economia di un club. E' pericoloso non giocare".

Domenica però giocherete, formazione scomoda il Piacenza, tra le più ostiche da affrontare adesso. Che gara sarà?
"Il Piacenza è una squadra fortissima, tra le migliori del raggruppamento, al di là di obiettivi dichiarati o meno sono costruiti a vincere. E' vero che è tra le formazioni più toste da affrontare, ma può essere questa la gara chiave per sbloccare la squadra: quando si gioca con le big, di solito ci sono maggiori motivazioni, si è spronata a fare ancora meglio. Si tira fuori tutto quello che si ha".