INTERVISTA TC - DS Teramo: "Nostri giovani pronti al salto di categoria"

26.05.2020 19:00 di Giacomo Principato   vedi letture
INTERVISTA TC - DS Teramo: "Nostri giovani pronti al salto di categoria"

“Siamo tutti in attesa di capire cosa succederà, ci sono varie proposte. Speriamo arrivi la scelta che possa accontentare tutti, sia chi è attualmente in C sia chi è arrivato a un passo dalla promozione tra i professionisti. La linea che sta passando di una Serie B a due gironi e di una C semiprofessionistica potrebbe essere quella giusta”. Parola di Sandro Federico, direttore sportivo del Teramo, che, ai microfoni di TuttoC.com, spiega le sue idee per il miglioramento del sistema calcistico italiano.

Una B a 40 con quali criteri andrebbe formata?

“Servirebbero una serie di requisiti fondamentali, tra questi le infrastrutture, solidità societaria e bacino d’utenza. Avere uno stadio a norma è importante, quest’anno nel nostro girone abbiamo trovato strutture carenti in manto erboso e spogliatoi”.

Gravina spinge per il ritorno in campo, eppure in Serie C in 52 club su 59 hanno espresso parere contrario. 

“Tra le sette che spingevano verso un’altra direzione ci sono società come Bari, Reggiana e Ternana, società blasonate che col loro agire hanno creato un certo malumore”.

La Serie B allargata sarebbe un modo per evitare una marea di ricorsi in estate?

“Sì, assolutamente. Con questa riforma la Serie C avrebbe una tassazione e una fiscalizzazione diversa. A comporla ci sarebbero anche le squadre arrivate seconde o terze nell’ultimo campionato di Serie D. La riforma permetterebbe alle varie società di fare campionati importanti con costi ridotti rispetto a quelli attuali”.

Il Teramo ne farebbe parte?

“Abbiamo tutti i requisiti per entrare in un'eventuale B a due gironi. Il nostro stadio è a norma per la Serie A, il presidente è serio e concreto, i pagamenti sono puntuali e i debiti della precedente gestione sono stati ripianati. Iachini guarda anche al settore giovanile, è un patron lungimirante. Possiamo dirci già avanti rispetto ad altre società”.

Una Serie C che allo stato attuale è sempre meno sostenibile.

“La Serie C ha la stessa tassazione di A e B e non può contare sugli stessi ricavi, qui sono troppo bassi. Non dico che la Serie C debba essere autosostenibile ma che almeno abbia contributi maggiori”.

A Teramo il patron Iachini, dopo qualche tentennamento, ha assicurato l’iscrizione del club.

“La sua era una frase provocatoria. È una persona pratica e concreta, guarda sempre oltre e lavora velocemente. In due mesi ha riammodernato lo stadio con un nuovo manto erboso in sintetico dotato di mezzi tecnologici che ci aiutano nel nostro lavoro, adesso è un vero gioiellino. Si è adoperato da subito per fare le cose per bene, tanto che ha sistemato il settore giovanile e pensa a un centro sportivo. Sebbene venga un po' rallentato dai tempi della burocrazia è carico e ha voglia di fare le cose per bene”.

Importanti investimenti sono stati fatti a partire dalla rosa, affiancando elementi affermati a giovani futuribili.

“Abbiamo fatto una squadra di livello che può contare su giovani di proprietà come Piacentini, Santoro e Viero già pronti per il salto di categoria. A loro si aggiungono altri ragazzi di prospettiva quali Birligea, Cappa e Soprano. I nostri giovani sono l’orgoglio di questo Teramo”.

Gli unici in scadenza contrattuale sono Tomei, Florio e Fiore, oltre Magnaghi arrivato in prestito dal Pordenone. In estate ripartirete da una buona base.

“A parte loro tutti gli altri hanno almeno un altro anno di contratto, tra cui molti giovani. Si parla del Teramo come una delle delusioni di quest’anno, sarà perché ci si aspettava qualcosa di più visti i calciatori presi. È però anche vero che a loro abbiamo unito tanti giovani che costituiscono il nostro patrimonio. Puntiamo a vincere, ma di certo non da questa stagione”.

Questo era dunque un anno di transizione?

“Investendo nei giovani e nelle infrastrutture si sono create le basi per poter vivere campionati di alto livello in futuro. A Teramo le potenzialità per fare bene ci sono tutte”.