INTERVISTA TC - Entella, Paroni: "Salire subito in B è scrivere la storia"

07.12.2018 21:10 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Entella, Paroni: "Salire subito in B è scrivere la storia"
TMW/TuttoC.com

Una gara estenuante, mai come il campionato che si è prospettato ma estenuante: l'Entella, nella gara del Quarto Turno di Coppa Italia, ha staccato il pass per gli ottavi, battendo, nella casa del Grifo, proprio il Genoa. Con Andrea Paroni che, ai rigori a oltranza, ha detto no a Lapadula, mettendo il definitivo sigillo sul match.
Ed è proprio il portiere, a raccontare ai microfoni di TuttoC.com le emozioni di quel momento.

Espugnato il "Marassi", Genoa battuto: quanto ti senti l'eroe di giornata?
"Mi sento di condividere il merito con tutta la squadra, è vero che io ho fatto qualche buona parata ma i ragazzo hanno corso, ci siamo difesi tutti insieme e siamo ripartiti tutti insieme, è proprio un successo del collettivo. Chiaro che sono felice di quanto fatto, era un po' che non giocavo e avevo bisogno di una prestazione importante, ma la vittoria è di tutti, non ho io meriti in più".

Però il rigore a Lapadula lo hai parato. Perché si evidenzia però sempre l'errore dell'attaccante e mai la parata di un portiere?
"Bella domanda! (ride, ndr). E' spesso difficile notare di chi è l'errore e di chi il guizzo, alle volte ci sono rigore calciati male che vanno a rete e altri che invece sono calciati alla perfezione ma l'intuizione del portiere ha la meglio: è tutto nella freddezza del momento, dell'indovinare l'angolo giusto. Prima di Lapadula, a esempio, c'è stato un rigore non troppo angolato, io lo avevo intuito ma la palla mi è passata sotto: a tu per tu con Lapadula ho captato la direzione del pallone, forse da lui non perfettamente angolato. E' l'attimo".



Alla Coppa tornerete a pensare a gennaio, ora il campionato. Che vi vede protagonisti con ritmi che non si vedono neppure in Champions.
"Ieri abbiamo festeggiato con i tifosi, vedere tante persone giunte da Chiavari per una gara che mancava da 47 anni e alla quale tenevano è stato bellissimo, impagabile poi l'aver gioito tutti insieme, e anche negli spogliatoi è stata festa. Ma oggi abbiamo subito accantonato il tutto, ci attende una gara molto importante, che va a riempire un tassello di un campionato ancora lungo che fino a marzo ci vede giocare ogni tre giorni. Per altro la vittoria ci manca da due giornate, sarebbe importante ritrovarla domenica, contro l'Albissola".

Da una big battuta a una matricola: il rischio di sottovalutare l'avversario, alla luce della vittoria in Coppa, può sussistere?
"Non deve succedere: abbiamo avuto la lezione dal Genoa, non ci hanno presi sotto gamba. Del resto la palla è rotonda, può accadere tutto. Abbiamo il massimo rispetto per l'Albissola, ma siamo consapevoli di dover mettere in campo la giusta cattiveria, è una gara molto importante per noi: che abbiamo anche la fortuna di giocarla in casa, considerando che i ceramisti giocano a Chiavari. Sul piano mentale il mister lavora per farci avere il giusto approccio".

Obiettivo dichiarato la Serie B. Le scorie dell'estate sono definitivamente alle spalle?
"Siamo una squadra costruita per la Serie B, non ci nascondiamo, ma anzi, anche date tutte le vicissitudini dell'estate troviamo sempre nuove energie: raggiungere nuovamente la Cadetteria, con tutto quando accaduto, sarebbe davvero scrivere la storia. Ma guardiamo di gara in gara, di domenica in mercoledì, visto quanto giochiamo! A ora non ha senso guardare la classifica, occorrerà arrivare più avanti per averne la giusta entità, ma è chiaro che verso aprile dovremmo essere li in alto a lottare con chi sta facendo bene".