INTERVISTA TC - Fautario: "Il Pisa ha le capacità di battere la Triestina"

04.06.2019 20:40 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Fautario: "Il Pisa ha le capacità di battere la Triestina"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Correva la stagione 2015-2016, e il Pisa centrava la promozione in Serie B, vincendo i playoff contro il Foggia, e nonostante una situazione che da li a breve si sarebbe rivelata deleteria, anche se parzialmente poi salvata dall'attuale proprietà. Tra i protagonisti di quella cavalcata verso la B, il difensore Simone Fautario, che i microfoni di TuttoC.com, ha fatto un punto della situazione attuale, ripercorrendo poi anche la sua vittoria.

Dopo tre anni, è finale playoff per il Pisa: cosa dovrà fare e cosa dovrà evitare per provare battere la Triestina?
“La Triestina è una formazione molto esperta, che vanta elementi di categoria superiore in ogni reparto, Lambrughi, Coletti e Granoche su tutti, ma anche individualità forti tipo Mensah, però quando gioca in costruzione porta molti effettivi in avanti. Le ripartenze possono essere quindi decisive per il Pisa, che deve fare una gara equilibrata senza scoprire troppo il fianco: dovrà limitare molto l'attacco alabardato, per prendere meno gol rispetto alle ultime gare. Questo incide molto”.



Ritorno che sarà al "Rocco" di Trieste: quando sarà fondamentale, per i nerazzurri, la gara di domani all' “Arena”?
“E' importante, ma non determinante. Il Pisa deve però sfruttare il massimo che può succedere in partita, senza pensare che deve per forza vincere. Il mister dei nerazzurri, D'Angelo, è molto preparato, nelle interviste dice spesso che bisogna giocare per vincere senza pensare troppo: vuole dire che la sua squadra deve attaccare e comandare gioco. Queste gare sono su 180', quindi via la frenesia, serve testa. A ogni modo, è nelle corde del Pisa vincere anche a Trieste”.

L'ultima promozione in B fu appunto tre anni fa: cosa ricordi di quell'annata di cui sei stato protagonista?
“La squadra fu costruita intorno a fine agosto, in 10 giorni arrivarono tantissimi giocatori, quindi partimmo senza programmazione a lungo termine, aspetto che pagammo un po' nel corso della stagione. Fu però secondo posto, dietro alla Spal, e ai playoff eravamo in ottime condizioni mentali e fisiche: non eravamo la più forte tra le squadre, ma le nostre condizioni fecero la differenza. Sapevamo soffrire, su questo non eravamo secondi a nessuno, e di questo merito va dato a mister Gattuso, che anche al Milan ha sempre saputo dare senso di appartenenza. Poi ci fu una festa bellissima in città, abbiamo scritto una pagina importante della storia del club”.