INTERVISTA TC - Fioretti: "Gir. B anche quest'anno molto competitivo"

23.07.2019 07:30 di Dario Lo Cascio Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Fioretti: "Gir. B anche quest'anno molto competitivo"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luigi Putignano/TuttoLegaPro.com

Una stagione è finita e un'altra sta per iniziare, con i calendari dietro l'angolo e i gironi già definiti. TuttoC.com ha intervistato in esclusiva uno dei bomber più prolifici della terza serie tutt'ora in attività: Giordano Fioretti. Con il bomber romano siamo partiti dal suo addio al Fano, arrivato nel dicembre scorso dopo due anni in granata: 

"Quando sono arrivato a Fano nel gennaio del 2017, io ed altri arrivammo in granata che la squadra era penultima in classifica, se non sbaglio a -8 dalla penultima. Facemmo un miracolo pazzesco, una salvezza spericolata. E io ed altri rimanemmo perché credo avevamo fatto qualcosa di importante, come vincere un campionato, visto che la squadra a gennaio sembrava spacciata. Fu motivo d'orgoglio. Nella stagione seguente, la 2017/2018, l'avvio non fu positivo e ma riuscimmo a riprenderci, diversamente da quanto ha fatto la squadra quest'anno, secondo me per un motivo ben preciso: in quella squadra c'era una sana concorrenza. Cosa che invece lo scorso anno a Fano non c'era e infatti i risultati si son visti. Se tutti i venticinque giocatori si sfidano per il posto in maniera equa è un discorso, se invece giocano sempre le stesse dodici persone perché devono giocare, retrocedi. E infatti così è stato. A dicembre scorso ho deciso di andarmene perché non c'era possibilità di giocarmi il posto e mi dispiaceva vedere il Fano retrocedere senza poter dare una mano. Poi son contento per la tifoseria che il Fano sia stato riammesso".

Subito dopo l'esperienza a Latina, sicuramente positiva come parentesi. 
"Assolutamente sì, se gioco io segno, c'è poco da fare. In dieci anni e sette mesi di professionismo ho segnato 108 gol. Credo di essere tra i migliori marcatori in attività tra Serie C1 e C2, a livello realizzativo ci sono Evacuo e pochissimi altri, io sono lì a ridosso e i conti li tengo tutti. Pure a Latina ho avuto la possiblità di giocare, ma attenzione, c'era concorrenza, non avevo il posto assicurato. E ho fatto bene. La società per ben due volte mi aveva detto di volermi riconfermare poi infine hanno fatto altre scelte. Ci sono chiaramente rimasto male perché immaginavo rispettassero la parola". 

Qualche giorno fa è arrivata la composizione dei gironi di Serie C, in particolare il B e il C sembrano piuttosto competitivi. 
"Sicuramente, il Girone B lo scorso anno era già molto competitivo. Dal B spesso vengono fuori che riescono ad arrivare in fondo ai playoff. Si parla tanto del C, ma anche dal B quasi sempre emergono nella postseason squadre valide. E anche quest'anno secondo me sarà così. Il raggruppamento meridionale comunque quest'anno è davvero bello tosto e probabilmente a livello complessivo è un gradino sopra al B".

A proposito di Girone C, nello scorso torneo una sua ex squadra, il Catanzaro, ha fatto molto bene. Riuscirà a riproporsi anche in questa stagione?
"Senza dubbio, c'è a Catanzaro una società ambiziosa e solida e la piazza lo merita. Nella mia parentesi in giallorosso mi sono molto affezionato all'ambiente. Anche se hanno cambiato qualche giocatore, sicuramente hanno tutte le carte in regola per fare un campionato d'alta classifica".

Una novità molto importante del campionato 2019/2020 è l'abolizione delle liste over.
"Certamente è un provvedimento sacrosanto. Quando nel 2008 approdai al Figline Valdarno, con il quale feci prima la C2 e poi la C1, una realtà piuttosto piccola, c'erano dei giocatori che oggi potrebbero vincere il campionato. L'anno seguente il mio arrivo finimmo settimi e non abbiamo preso uno stipendio da dicembre in poi. Questo fa capire quanto era più alta la qualità. Credo sia importante per la Serie C perché così potrà solo riacquistare valore".

Un giudizio sulle seconde squadre? Attualmente c'è solo la Juventus ma altre potrebbero aggiungersi in un futuro prossimo.
"E' un'ottima soluzione per valorizzare i giovani. Sono grandi società che vengono in C e danno visibilità a questi ragazzi e soprattutto si misurano con giocatori esperti e tosti. Questo non può che far bene per crescere. Mi auguro che altre società aderiscano al progetto".

Il futuro di Giordano Fioretti?
"Sto aspettando una proposta concreta, ho avuto qualche contatto con alcuni club ma al momento si è trattato di pour parler, semplici chiacchierate. Nel mentre penso ad allenarmi e a farmi trovare in forma. I numeri parlano per me e quando c'è stata sana concorrenza ho dimostrato quello che valgo".