INTERVISTA TC - Hubner: "Piacenza? Vietato sentirsi sicuri della B"

16.11.2018 19:40 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Hubner: "Piacenza? Vietato sentirsi sicuri della B"
TMW/TuttoC.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Tra le varie squadre di bomber Dario Hubner, spicca il Piacenza, attuale capolista del Girone A di Serie C: un primato che arriva agli emiliani nonostante le due gare in meno che gli stessi hanno rispetto alle dirette concorrenti.
I microfoni di TuttoC.com hanno contattato l'attaccante classe '67 per un suo parere in merito.

Un Piacenza, che è tra le nobili decadute del calcio italiano in vetta alla classifica del Girone A: si può tornare ai fasti di un tempo?
"Il Piacenza, che a inizio anni 2000 era in Serie A è sicuramente tra le nobili decadute del calcio italiano, ma questa nuova società sta lavorando molto bene. Si vede che hanno voglia di fare, io li seguo da lontano ma son molto felice dei risultati che finora stanno conseguendo, mi auguro continuino così, proseguendo il percorso con serenità e tranquillità, senza pressioni ma soprattutto senza la troppa sicurezza di sentirsi già in Serie B. Questo potrebbe essere un problema".



Da lontano ha osservato anche il calcio moderno, un'estate caotica: che idea si è fatto?
"Io credo soprattutto una cosa: che il calcio italiano deve diventare più italiano. Si deve dar maggiore importanza ai vivai italiani e ai giovani della propria nazione, che siano poi del settore giovanile del Piacenza o del Brescia piuttosto che di qualche blasonato club: niente contro gli stranieri, ma anche l'Italia ha bisogno di riformarsi, e di far crescere le proprie nazionali. Ci sono molti settori giovanili importanti, più ragazzi "nostrani" si fanno giocare maggiore è la scelta per il futuro: magari tra mille ne emergono cento, tra cento invece ne emergono solo due".

Accennava al Brescia. Una bandiera delle Rondinelle è adesso in Serie C: Andrea Caracciolo.
"Non è facile calarsi in Serie C, parlo per esperienza personale, di quando andai a Mantova. E' un campionato proprio diverso dalla B, si deve fare un passo indietro su tutto, a partire dal punto di vista tattico: in C ci sono molti più tocchi del pallone, vanno cambiati i movimenti e i modi di smarcarsi, cambia proprio la mentalità. Ma anche Caracciolo adesso ha una certa età, sarà sicuramente meno veloce di un tempo, e questo lo fare esplodere da qui a breve. Fa la differenza".