INTERVISTA TC - Lamazza: "A Cava credevo nell'impresa, poi l'imponderabile"

22.04.2021 11:30 di  Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - Lamazza: "A Cava credevo nell'impresa, poi l'imponderabile"
TMW/TuttoC.com

Francesco Lamazza, ex direttore sportivo della Cavese, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per un commento sulla squadra campana, vicina alla retrocessione, e non solo:

Per la Cavese è un periodo nero, vista anche la tragedia di mister Vanacore.
"A Cava si era partiti bene, con otto punti nelle prime quattro partite. Ma la carica virale che abbiamo avuto noi penso non l'abbia avuta nessuno. Avete contemporaneamente 22 positivi e poi il decesso di Vanacore mentalmente ci ha tagliato le gambe. È un peccato perché credevo nell'impresa, prima che succedesse l'imponderabile. Auguro comunque le migliori fortune alla piazza, perché se lo merita veramente per la passione che i tifosi hanno verso questi colori, con i quali si identificano. Il grande rammarico è proprio per loro". 

Come finirà il Girone C?
"È un girone infernale, ci sono piazze importante. Nei playoff ci sono realtà come Avellino, Catanzaro, Catania, Bari, che venderanno cara la pelle. Dipende tutto da che stato di forma si arriva ai playoff. Per me si può accomunare alla Serie B". 

La Ternana ha vinto con merito?
"Sì, si è aggiudicata il torneo con grande voglia e forza. Sta facendo un record di punti importante. Così com'è quest squadra non sfigurerebbe neanche in B. Va fatto un plauso alla società e al presidente, hanno creduto in un gruppo di lavoro e la costanza li ha premiati". 

Dall'altro lato il flop del Bari, con un nuovo cambio in panchina. 
"È già successo negli anni precedenti con Napoli, Pisa e altre piazze importanti scese in C. Non è facile vincere il girone e anche prendere uomini di categoria superiore a volte non serve. Anche se hai la disponibilità economica, se prima non costruisci un gruppo è difficile vincere il campionato. Ternana docet". 

Anche la stagione del Palermo si può definire fallimentare?
"Non proprio. Il presidente Mirri sta cercando di costruire a partire del gruppo che ha vinto la D una base. Si rifarà l'anno prossimo e comunque può ancora dire la sua ai playoff". 

Da ex Sambenedettese, cosa pensa del momento del club rossoblu?
"Quello che si sta vivendo a San Benedetto è veramente una cosa assurda. È una grande piazza alla quale sono rimasto legato. Vedere la Samb in queste condizioni non fa bene a chi ha a cuore questi colori e soprattutto al calcio. Spero possano ripartire più forti di prima dopo aver risolto i problemi. Purtroppo a volte nel calcio si affacciano questi personaggi che illudono. Gli investimenti fatti inizialmente avevano fatto pensare ad altro. Aspettiamo e incrociamo le dita perché tutto si possa risolvere al meglio".