INTERVISTA TC - Mangiacasale: "Caso Catania una barzelletta"

28.08.2018 20:00 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Mangiacasale: "Caso Catania una barzelletta"
© foto di Giuseppe Scialla

Fabio Mangiacasale a casa. Come tanti altri calciatori over di Lega Pro. TuttoC.com ha intervistato il folletto classe '87, attualmente svincolato dopo l'esperienza al Siracusa.

Inizio di stagione senza squadra. Non il massimo...
"No, per niente. Sto bene fisicamente, mi sento pronto per tornare in gruppo. Mi spiace solamente che stiano girando voci sulle mie condizioni di salute totalmente errate che voglio smentire. Dopo il brutto infortunio con la Casertana, tre anni fa (con intervento alla gamba d'urgenza NdR), ci ho messo un po' a riprendermi, soprattutto nella prima parte di stagione, due anni fa, col Melfi. Poi, però, non ho più avuto problemi di questo tipo. Con i lucani non ebbi fortuna non solo per i postumi dell'infortunio ma anche per il modulo. Solamente con l'arrivo di mister Diana riuscii a ritagliarmi il mio spazio. Peccato solamente aver avuto un problema muscolare, totalmente diverso da quello avuto a Caserta. A Siracusa, invece, ho giocato con continuità nella prima parte di stagione, poi a gennaio da terzi in classifica sono state fatte altre scelte tecniche preferendo puntare sui giovani. Se un diesse finora non mi ha chiamato pensando che io sia ancora rotto, voglio far sapere a lui e a tutti che non è affatto così".

Resta il fatto che tanti over sono ancora senza contratto.
"Tanti giocatori forti e bravi sono a casa come me. Ho disputato il ritiro a Coverciano con l'Assocalciatori, ho avuto qualche abboccamento con qualche club ma nulla di più. Di concreto non c'è assolutamente nulla e la cosa mi dispiace perché non credo di meritarmi questo. Un problema che condiziona la categoria sono i giovani: la Serie C in passato esprimeva il vero gioco del calcio, adesso un po' meno. I ragazzi bravi giocano a prescindere, mi spiace per tutti gli under gettati nella mischia solo per permettere al club di prendere contributi e valorizzazioni. Io, comunque, nel frattempo sto guardando con interesse alla Serie D, non direi di no a una squadra con progetti seri e ben definiti".

Il campionato non è ancora iniziato. Non hai perso nemmeno una partita...
"Volendola vedere in maniera positiva, è così. Però, non giocando, le squadre non conoscono le lacune che hanno. E da svincolato questa cosa non mi conviene. A livello generale siamo allo sbando più totale, basta vedere Avellino, Bari e Cesena fallite: è un disastro totale. E poi ci sono Andria, Modena, Reggiana e così via. Non so quante di queste saranno brave e fortunate nel riuscire a tornare subito in alto come il Parma. Secondo me il Bari potrebbe riuscire a eguagliare i ducali, però si tratta di una scalata per nulla semplice. Non è un caso che c'è riuscito finora solo il club ducale".

Passiamo al Girone C, in cui giochi da un decennio.
"Come purtroppo sta capitando sempre più spesso negli ultimi anni, c'è un dislivello enorme tra società di alta e bassa classifica. Leggo che a Bisceglie deve ancora cominciare il campionato e già si parla di caso Modena mentre a Matera si parla di debiti importanti. Poi, dall'altro lato, ci sono club come Catania, Catanzaro e Casertana che faranno il vuoto. Un po' come accade in serie A, con le prime che volano e le ultime staccatissime".

Chi lo vincerà?
"Escludendo il caso Catania, ormai diventato una barzelletta, purtroppo per gli etnei, credo che Catanzaro e Casertana sono sullo stesso piano, poco più dietro la Juve Stabia, vedo molto bene la Vibonese, possibile sorpresa la Reggina. Se dovessi sceglierne una direi Catania se non verrà ripescato, altrimenti Catanzaro".