INTERVISTA TC - Maspero: "Troppi esoneri in C? Non c'è voglia di aspettare"
Riccardo Maspero, ex tecnico di Giana Erminio e Mantova, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per commentare i temi caldi della terza serie.
Con quello di Banchini ad Alessandria siamo saliti a 13 esoneri: una cifra troppo elevata?
"Sono sicuramente tanti, il fatto che le società cambino così facilmente è un fatto particolare perché non c'è il tempo per dare la propria impronta alla squadra. Non c'è la voglia di aspettare un allenatore e vedere ciò che riesce a dare".
Secondo lei cosa sta succedendo? Forse si parte non del tutto convinti della propria scelta?
"Ne dubito, quando leggo le interviste si parte dicendo che si tratta dell'allenatore giusto, del profilo corretto e che gli obiettivi sono condivisi. Ma dopo poco tempo cambia tutto perché contano solo i risultati e non ciò che viene proposto dal tecnico".
Il suo ex Mantova è primo in classifica...
"Hanno una serenità mentale che permette loro di giocare liberamente. Hanno giocatori di qualità, che in categoria riescono a fare la differenza. Credo che il primo posto sia più che merito".
Anche se è un primo posto condiviso con il Padova.
"Il Padova è una squadra costruita per vincere, ma penso che questo Mantova se la possa giocare fino alla fine, proprio con grande serenità".
Un'altra sua ex squadra, questa volta da calciatore, cioè il Perugia è invece un po' sotto le aspettative.
"Secondo me non è così, semplicemente Cesena e Torres stanno facendo un campionato davvero importante e il Perugia è lì a ridosso. È chiaro che i punti di distacco siano un po' troppi (otto, ndr) ma il Perugia può ancora dire la sua".
Mister Diana è stato premiato come miglior allenatore della scorsa stagione con la Reggiana.
"Quest'anno deve invece confermarsi in una piazza altrettanto importante come il Vicenza. Non sarà facile vincere, ma se credi nell'allenatore devi dargli la possibilità di plasmare la squadra e alla fine i risultati arriveranno".
Chiudiamo con la sua ultima ex squadra, la Giana Erminio.
"La Giana è questa: è giovane, ma lotta e conosce i propri limiti. Ha una società forte ed organizzata, un allenatore bravo e di conseguenza in questa categoria riesce a dire la sua. Anche inciampando sa di poter dire la sua e rialzarsi".