INTERVISTA TC - Morrone: "Cesena-Vicenza è già come una finale"

24.05.2023 19:00 di  Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - Morrone: "Cesena-Vicenza è già come una finale"
TMW/TuttoC.com

Alfonso Morrone, presidente ADICOSP, commenta a TuttoC.com la sua rielezione: "Sono molto felice della mia conferma come presidente, approfitto per ringraziare gli associati per la fiducia riposta nella mia persona. Questa rielezione oltre ad apprezzare il mio operato e di tutti i consiglieri eletti mi darà ancora più responsabilità affinché la figura dei direttori sportivi e dei segretari possa avere quelle tutele e quelle garanzie in tema di lavoro che altri profili già hanno. Ne abbiamo fatta di strada da quel lontano 29 giugno del 2016 dove in un bar adiacente a Montecitorio un ristrettissimo numero di “visionari” dettero inizio ad una avvincente storia qual è quella di Adicosp. Ora ci rimbocchiamo ancor di più le maniche perché c’è ancora moltissimo da fare per i nostri colleghi".

Quanto siete cresciuti negli ultimi anni?
"Ormai siamo in tanti ad aver sposato il progetto Adicosp. Ed ogni giorno veniamo contattati per richieste di adesioni. Da qualche mese sono il Presidente della Federation Internationale des Directeurs Sportifs -FIDS- e di questo ne sono onorato. Il direttore sportivo è una figura non riconosciuta dalla FIFA e dalle Confederazioni continentali a partire dalla UEFA. Dobbiamo lavorare per uniformare il profilo a livello internazionale e pian piano stanno aderendo Paesi come Portogallo, Svizzera, Germania e Perù. Ringrazio la Associazione Spagnola dei Direttori Sportivi e il suo Presidente Queco Huerta per aver fondato con noi questa Federazione".

Quali saranno le vostre prossime battaglie?
"C’è molto da fare. Dobbiamo lavorare per dare le dovute tutele agli iscritti all’Elenco Speciale dei Direttori Sportivi della Figc. Bisogna creare un tavolo comune con la consorella Adise perché compatti saremo più forti. Contatti in tal senso con il Presidente Marotta ci sono stati ed i rapporti sono ottimi. Dobbiamo istituire anche per noi il Fondo di Solidarietà e il Fondo di Indennità di fine carriera. Non siamo lavoratori di serie B. Bisogna rivedere tutti gli accordi economici in ambito professionistico. In Serie A non c’è, in B è scaduto ed in Lega Pro è in prorogatio. Credo che bisogna iniziare a ragionare e a lavorare sul riconoscimento del direttore sportivo come professione regolamentata come gli agenti grazie alla Legge 205/17 Art.1 Comma 373. Solo così daremo dignità e valore alla nostra categoria e chi abuserà della professione sarà perseguibile penalmente".

La figura del Ds sarà obbligatoria anche nei Dilettanti da luglio con l’entrata in vigore della riforma del Lavoro Sportivo?
"Sul Lavoro Sportivo Adicosp ha collaborato con i vari Governi che si son succeduti negli ultimi anni. Siamo stati bravi a far inserire nella Riforma (D.Lgs. 36/21) il Direttore Sportivo e pertanto anche nei Dilettanti i nostri colleghi avranno le dovute tutele. Abbiamo la fortuna di avere un grande Ministro dello Sport qual è Andrea Abodi che conosce bene questo settore. La FIGC e la LND con i presidenti Gravina e Abete sapranno come rivedere sapientemente le norme e soprattutto l’Art. 94 quarter delle NOIF dove riconosce la “possibilità” solo ai Collaboratori della Gestione Sportiva. Direttori e Collaboratori per Adicosp devono essere obbligatori almeno in Serie D. Basta con dirigenti prive di competenze che si improvvisano Direttori. I Presidenti dovrebbero prima consultare l’Elenco Speciale e poi scegliere solo ed esclusivamente sulle capacità".

Cosa pensa degli accoppiamenti playoff?
"Sarà un finale avvincente di playoff. Credo che alla fine son rimaste le migliori squadre della Serie C. La sorpresa positiva è il Lecco di Mister Foschi che ha meritato questi quarti di finale per quello che sta facendo da mesi. Un plauso vorrei farlo alla Pro Sesto dell’ottimo direttore Christian Botturi che con poche risorse è arrivato ad un passo dai quarti. Onestamente non saprei chi è il favorito per il rush finale. Credo che il quarto Cesena-Vicenza potrebbe essere considerata già una finale. Sono piazze storiche e prestigiose che meritano sicuramente palcoscenici importanti".

Il Pordenone risentirà di ciò che sta succedendo?
"E’ una notizia che ho letto solo oggi e mi ha colto di sorpresa. Non vorrei esprimermi perché non ho elementi per giudicare. Posso solo dire che la famiglia Lovisa ha dato lustro al Pordenone con un prestigioso recente passato. Spero che tutto possa sistemarsi il più presto possibile perché Pordenone merita il professionismo ad alto livello".

Tra chi sarà la finale per andare in Serie B?
"Veramente non saprei. Mi sono già espresso su Vicenza e Cesena che però non potranno incontrarsi in finale. Quindi dico che dall’altra parte del tabellone vedo il Pescara favorito. Staremo a vedere".

Cosa bolle in pentola per il futuro?
"In questi ultimi due anni sono stato molto impegnato con Adicosp  ed ho tralasciato un po’ la mia attività professionale. Con tutta onestà mi manca molto operare in un club. Nel recente passato ho avuto dei contatti ma non mi convincevano. Spero di poter sposare un progetto sportivo interessante e dare il mio contributo con la mia professionalità".