INTERVISTA TC - Pres. Pordenone: "Solo 4 in B? Non sono d'accordo"

18.12.2018 20:20 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Pres. Pordenone: "Solo 4 in B? Non sono d'accordo"
TMW/TuttoC.com
© foto di Antonio Ros/Pordenone Calcio

Quattro promozioni e tre ripescaggi. La Serie C non cambia volto dopo il Consiglio Federale odierno. TuttoC.com ha intervistato Mauro Lovisa, presidente del Pordenone, squadra capolista del Girone B e, ovviamente, impegnata nella lotta per la cadetteria.

Niente da fare. Né cinque né sette promozioni.
"Personalmente non sono d'accordo con questa decisione. La Serie C è l'unico campionato professionistico in Italia in cui sale solo una squadra per girone. Una cosa un po' anomala, in Europa non funziona così. E poi i playoff, in realtà, sono una lotteria visto che ci partecipano quasi 30 squadre. Sarebbe stato più corretto che passasse la proposta del presidente Ghirelli di 5 promozioni dalla C: la meritocrazia si sarebbe vista di più. Ma niente polemiche: le decisioni vanno rispettate". 

Il voto della A non ha permesso il cambiamento.
"Non condivido la scelta ma bisogna accettarla. Però bisogna dire che decidono sempre loro e noi saremo sempre i parenti poveri".

Criteri dei ripescaggi ancora da decidere.
"Se saranno gli stessi degli ultimi anni non sarà il massimo, spero che tengano conto di come le squadre hanno lavorato negli ultimi anni. Inoltre spero che le regole siano finalmente chiare per evitare ulteriore caos dopo quello estivo".

Una sola promozione diretta e non più due. Sale la pressione per il Pordenone capolista? 
"Credo che la pressione aumenti a chi sta dietro perché dovrà correre di più e non potrà accontentarsi del secondo posto. Però bisogna dire che il girone di ritorno sarà un altro campionato, i punti saranno più pesanti sia per chi lotta per la promozione sia per chi vuole la salvezza". 

Ramarri cinici, il leitmotiv di queste settimane.
"Insomma. Abbiamo perso due partite in casa stradominate, forse col Gubbio abbiamo un po' subìto il calcio altrui. Ma di solito la facciamo noi la partita".