INTERVISTA TC - Reggiana, Varone: "Ragioniamo da popolo unito"

23.03.2020 18:00 di Marco Pieracci   vedi letture
Ivan Varone
TMW/TuttoC.com
Ivan Varone
© foto di Uff. Stampa Reggiana

Si è messo in luce in questo campionato come uno dei migliori centrocampisti della Serie C attirando le attenzioni di alcuni club di categoria superiore. Ivan Varone è uno dei segreti della Reggiana, seconda in classifica nel girone B. 24 presenze e 7 reti per il mediano classe '92 che in maglia granata sta disputando probabilmente la sua stagione migliore in carriera. TuttoC.com lo ha intervistato per capire come sta vivendo questo momento lontano dal rettangolo verde: "Si cerca di essere positivi - esordisce - ma è veramente dura. Siamo in casa da 25 giorni perché abbiamo avuto un caso che ci ha toccato direttamente. La cosa che mi dispiace di più è non poter portare mia figlia a giocare, dà fastidio uscire per andare a fare la spesa e vedere gente che cammina tranquillamente per le strade della città, come se nulla fosse. Stare a casa è l’unica che possiamo fare, spero che tutti capiscano che questo non è uno scherzo. Se tutti rispettiamo le disposizioni possiamo venirne fuori, altrimenti la vedo veramente dura. Secondo me si dovrebbe chiudere tutto per uscire da questa situazione. Vorrei fare qualcosa in più ma oltre che a stare in casa e a donare per aiutare gli ospedali non so cosa possiamo fare. C’è un senso generale di impotenza. Tutti dobbiamo ragionare da popolo unito, se ognuno pensa ai fatti suoi non ne usciremo”.

Il taglio agli stipendi dei calciatori è attuabile anche in C?
“In Serie C, tolta qualche squadra, gli stipendi dei giocatori non sono come quelli di A e B, è un calcio più povero e c’è più bisogno di giocare. Anche in B sono più alti ma solo per alcune squadre e non ai livelli della massima serie, rispetto alla quale c’è un abisso. Non credo a una soluzione di questo tipo, poi se ci fosse bisogno faremo tutti la nostra parte”.

Come avete saputo della positività del vostro compagno?
“Io stavo partendo da Bologna per raggiungere Reggio Emilia. La società ci ha chiamato per informarci, dicendoci di tornare indietro. Abbiamo dovuto attendere qualche giorno per conoscere l'esito del tampone, che poi è risultato positivo. Siamo rimasti in quarantena però fortunatamente non ci sono stati altri casi. Il brutto di questo virus però è che puoi averlo anche se non hai sintomi e trasmetterlo ad altra gente facendogli del male”.

In che maniera si mantiene la condizione atletica?
“Per gli allenamenti sto diventando matto, faccio qualsiasi cosa per tenermi in forma, giocando con mia figlia, correndo e facendo esercizi. Avevo un parco sotto casa dove andavo a fare dei lavori di corsa e con la palla, ma è stato chiuso dopo l’ultima ordinanza. A volte vado a correre sul cemento ma preferisco evitare perché sono appoggi differenti e non ho neppure il materiale per farlo perché ho tutto a Reggio Emilia”.

Cosa manca di più in un momento come questo?
“Mi manca tantissimo poter giocare, entrare in campo e vivere le sensazioni che un giocatore ha prima della partita: allenarsi al massimo per cercare di migliorarsi in vista della domenica. Però ora il calcio passa in secondo piano perché ci sono cose più importanti: si parla di salvare le vite della persone quindi dobbiamo metterci da parte e aspettare".

Si riuscirà a portare a termine i campionati?
“Lo spero con tutto il cuore, mi manca stare nello spogliatoio con i miei compagni. Quest’anno si è formato un gruppo incredibile, stavamo facendo un campionato fantastico e non vediamo l’ora. Stava andando tutto alla grande, più per le prestazioni della squadra che per i gol che pure sono tanti visto che sto giocando come mediano. Adesso però siamo tutti in attesa di belle notizie. Non si sa se e come riprenderemo e se si riprenderà le ultime 10/11 partite sarà un altro mini campionato. Sarà come ripartire da zero”.

Quanto è stato importante l'incontro con Alvini?
"Il modo di giocare del mister ha esaltato le mie caratteristiche dandomi la possibilità di inserirmi negli spazi. C’è grande intesa tra i compagni, sembra di giocare insieme da tanti anni. Qui ho trovato un mister preparato che rivedremo in categorie superiori. Speriamo di poterci andare con la Reggiana".