INTERVISTA TC - Remondina: "Dare più rispetto alla C, fucina per A e B"

21.12.2018 07:30 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Remondina: "Dare più rispetto alla C, fucina per A e B"
TMW/TuttoC.com

Una Carrarese salvata dal baratro, poi l'esperienza alla Pistoiese e ora in attesa del giusto progetto: questi, in sintesi, gli ultimi anni lavorativi di mister GianMarco Remondina. Che a distanza segue comunque tutti gli sviluppi di quella Serie C che conosce molto bene.
E ai microfoni di TuttoC.com, è il mister a parlare.

Ancora una volta dei club a rischio, come successe alla sua Carrarese qualche anno fa. Come si affrontano questi periodi?
"Una premessa è doverosa, queste situazioni c'erano a monte ed erano note, chi di dovere era stato avvisato. E non si può non prescindere da questo. Sul campo poi è dura gestire una cosa, si finisce a parlare sempre della stessa e questo chiaramente penalizza: se si riescono a tenere certe voci lontano dal rettangolo verde si va avanti, altrimenti è tosta. Io a Carrara ci sono riuscito perché avevo avuto la garanzia dal Comune sulle spettanze che sarebbero state pagate, avevo strutture nelle quali allenare e materiale da usare, oltre che un budget per le trasferte. E sono così riuscito a dare motivazioni alla squadra".

Chiaro che, alla luce di quanto accaduto in estate, l'esclusione di alcune squadre renderebbe maggiormente alterato il torneo.
"Anche la situazione che si è creata in estate è paradossale, è una vergogna, siamo stati derisi in tutto il mondo. Ma pure in questo caso si doveva intervenire prima. Ora c'è solo da sperare nella nuova riforma che vorrà vagliare il presidente federale Gravina, attraverso la quale si dovrà garantire da subito ordine e giustizia al campionato".



Passiamo al campo, si sta comunque giocando e il primo giro di boa è vicino. Chi boccia e chi promuove?
"E' una Serie C anomala. Ci sono tanti club che non sapevano in quale categoria avrebbero giocato, e preparare un campionato così è tosta, la condizione fisica e mentale ne risente: la difficoltà saranno adesso i recupero, lo sforzo fatto alle volte si può pagare dopo. Credo che i mesi cruciali per dare più oggettive valutazioni siano marzo e aprile, quando tutto sarà più chiaro, quando gli organici saranno davvero decisivi. Comunque la Carrarese ha un ottimo organico, con giovani validi, vedremo a breve se manterrà il passo finora tenuto, ma ci sono a esempio anche Triestina, Trapani e Juve Stabia stanno facendo bene. Non dimentichiamoci poi il Pordenone, che sta facendo un ottimo campionato in linea con gli obiettivi del presidente. Mi aspettavo poi qualcosa in più dalla Feralpisalò, che già da subito vedevo in vetta in pianta stabile, e anche dal Novara: ma il tempo per recuperare lo hanno".

Tra le aspettative disattese si può inserire il Monza, che con tanti stravolgimenti ha paradossalmente peggiorato la sua situazione. Perché?
"Questo è il riflesso di tutte le pressioni che i calciatori hanno sentito, prima giocavano con la mente più libera, poi con l'arrivo di Berlusconi e Galliani non hanno più retto l'obbligo del dover vincere per forza. Servono probabilmente calciatori con un carisma diverso. 

Altra novità "di campo", le Under 23: favorevole o contrario?
"Le formazioni U23 servono solo alle squadre forti, Juve, Roma, Inter, Milan, ma non riesco a capire come mai solo la Juventus ha aderito e perché, alla luce di questo, si è voluto far partire comunque un progetto. Si è solo tolto giovani alle formazioni di Serie C. Ma vorrei ricordare che dalla Serie C sono passati giocatori come Parolo, Jorginho, Belotti e Insigne, che sono poi arrivati persino alla Nazionale: si continua a trascurare una categoria che è un fucina per la Serie A e la B e spesso, appunto, anche per la Nazionale. Credo si debba aver più rispetto per la C".