INTERVISTA TC - Riccioli: "Nel calcio italiano sembra non ci siano regole"

23.08.2018 07:30 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Riccioli: "Nel calcio italiano sembra non ci siano regole"
TMW/TuttoC.com
© foto di Andrea Losapio

Si entra in quella che teoricamente sarà la decisiva tre giorni del mercato di Serie C, con vari club in fermento, anche se parlare di calcio giocato sembra al momento impossibile con tutte le vicende giudiziarie che riguardano il caso ripescaggi e il Format 19 della Serie B.
Un punto della situazione, i microfoni di TuttoC.com lo hanno fatto con il dirigente sportivo Andrea Riccioli.

Slittamento si, slittamento no: al netto di scelte future si entra oggi nella tre giorni del mercato di C. Qual'è stato il miglio colpo finora?
"Il miglior colpo lo ha fatto la Serie B che è riuscita a portare il numero di squadre a 19, come volevano".

Effettivamente è stata una situazione anomala. Come finirà il 7 settembre?
"Il caos è generico. Come va a finire è difficile prevederlo, ma mi sembra che solo il presidente Gravina abbia le idee chiare, e prima di far partire un campionato vuole far luce su tante situazioni, non far partire è la cosa sensata. La normativa NOIF non può essere cambiata così dal niente, il format della Serie B deve rimanere a 22. Un altro esempio, il Bari che vuole la C: con quale criterio? Sembra non ci siano più regole".



Come cambieranno gli equilibri delle varie categorie?
"Credo sarebbe opportuno che anche la Serie D aspetti, anche se comunque se alla fine la B aumenterà il suo numero di squadre la C di troverà a non poter rispettare il format a 60 squadre. Ce ne saranno meno, e di conseguenza è chiaro che tutto sarà stravolto".

C'è comunque il mercato in mezzo: cosa ci dovremmo aspettare in questi tre giorni?
"Le squadre che potevano essere in Serie B sono ferme e stanno a guardare, ma sono anche le uniche che avrebbero potuto mettere a segno i colpi più interessanti".

Che fine farà il calcio italiano?
"Il calcio italiano sarà diviso tra Serie A e tutto il resto, il vero calcio sarà solo nella massima serie, per le altre sarà un continuo arrangiarsi. Si è deteriorato un sistema già logoro, i club all'avanguardia sono davvero molto pochi, al momento forse solo la Juventus, che a lungo andare ha potuto permettersi Cristiano Ronaldo. Dobbiamo adeguarci ai parametri europei, siamo indietro almeno 15 anni".