INTERVISTA TC - Romeo: "Caos calcio. Io meglio di tanti calciatori di B e C"

02.09.2018 07:30 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Romeo: "Caos calcio. Io meglio di tanti calciatori di B e C"
TMW/TuttoC.com
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

Con tante esperienze estere, Samuele Romeo si è un po' eclissato dal calcio italiano, che ha comunque seguito a distanza. I microfoni di TuttoC.com, quando sta per iniziare la settimana cruciale della Serie C, che culminerà con la sentenza del Collegio di Garanzia del CONI circa i ripescaggi, ha contattato il difensore per una sua opinione sul momento attuale dell'Italia pallonara, e un pensiero sul calciomercato da poco concluso. Calciomercato che, in quanto svincolato, lo rende tra gli elementi sicuramente più appetibili.

Esperienze importanti in Italia, poi le avventure estere: che idea ti stai facendo di questo calcio italiano sempre più caotico?
"Il calcio è ormai cambiato, nel peggio, e probabilmente l'assenza della Nazionale al Mondiale è l'apice del disastro generale, quello che spiega la crisi del pallone. Tante squadre che falliscono, e regole che penalizzano i calciatori, prima tra tutte quella degli under, che va a danneggiare non solo chi viene reputato vecchio ma anche i giovani stessi: pe giocare non ci devono essere obblighi, ma meriti. Perché alla fine di giocatori bravi ce ne sono ancora".

Parli di giovani, ecco l'introduzione delle Squadre B. O U23, che dir si voglia.
"E' questa una riforma che potrebbe aver senso, i club che valorizzano i giovani nel proprio vivaio o in una formazione U23 lasciano più spazio ad altri calciatori nelle altre formazioni, ma non ha logica la sua attuale applicazione. O tutti aderiscono o nessuno, non può bastare la Juventus. Questo è un altro limite dell'Italia, i cui problemi vengono sempre dall'alto, una FIGC commissariata è un'assurdità".



Ma tu avresti voglia di tornare a misurarti col calcio in Italia?
"Assolutamente si. Io ero a Malta ad allenarmi alla corte di mister Tedesco, poi ho rescisso per accogliere una chiamata dall'Ucraina ma non se ne è fatto di niente, quindi sono rientrato ad allenarmi con Marco Amelia a Roma. Ho però voglia di rimettermi in gioco, ho sì da dimostrare ma anche molto da dire, e mi piacerebbe un progetto importante: sarò presuntuoso, ma credo di aver più qualità di tanti giocatori che tra B e C si vedono in campo".

Si tocca trasversalmente il mercato. Qualche colpo di livello c'è comunque stato: quale, per te, il migliore?
"Credo che il Catanzaro abbia allestito un organico molto competitivo, ma anche un blasonato Catania si è tenuto su altissimi livelli, anche se adesso dovrà capire in quale categoria andrà a giocare. Mi ha deluso l'Alessandria, è una piazza che merita la Serie B ma ha smantellato una rosa forte: adesso ha troppi giovani. Va bene puntare sugli under, ma così è troppo, la C ha comunque una sua competitività, anche se il livello del calcio è sceso".

Ripescaggi si o ripescaggi no?
"Io sono favorevole, è assolutamente insensata una B a 19 squadre. Almeno 20 devono essere. E soprattutto non si può cambiare le regole senza criterio, serve un giusto procedimento di confronto fra tutti".