INTERVISTA TC - Ropolo: "Mascherine? Un piacere aiutare Pontedera"

29.03.2020 07:30 di Raffaella Bon   vedi letture
Paolo Ropolo
TMW/TuttoC.com
Paolo Ropolo
© foto di Francesco Scarpetti

Paolo Ropolo, terzino del Pontedera, è stato protagonista di una lodevole iniziativa insieme ai compagni granata Edoardo Pavan, Emanuele Cigagna e Lorenzo Bardini: i quattro hanno infatti iniziato a distribuire i kit di mascherine in città ed è quindi intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per commentare il progetto di solidarietà.

E' stata una giornata importante: cosa ha voluto dire per te consegnare le mascherine ai vostri tifosi?
"E' stato un piacere dare una mano al paese che mi ospita da due anni ormai, un aiuto in questo momento anche se piccolo da parte di tutti può fare la differenza. Ci hanno chiamato e chiesto una mano e ci ha fatto piacere".

Come vivi questo momento?
"Male, come tutti credo. Siamo chiusi in appartamento da 19 giorni e non sappiamo per quanto andrà avanti tutto questo. Il fatto di essere lontano da casa, dalla mia famiglia e dalla mia ragazza non aiuta, ma questa è la strada per uscire da questa situazione e combattere il prima possibile questo virus".

Prima dello stop forzato, il Pontedera stava facendo benissimo...
"Sì, quest’anno abbiamo fatto una grande stagione a Pontedera, ci siamo divertiti e tolti grandi soddisfazioni, dentro e fuori dal campo si è creato un gruppo forte e questo ha fatto la differenza. Spero di tornare in campo il prima possibile perché questo vorrebbe dire la fine di questo triste momento".

La tua stagione personale?
"E' stata positiva. Ho trovato continuità dopo l’infortunio nel finale della scorsa stagione, giocando quasi tutte le partite. Stiamo facendo tutti molto bene e la classifica ne è la conferma".

Qual è il segreto del Pontedera?
"La società non è una novità ma una conferma, sono tanti anni che fa questa categoria giocando con molti giovani. Non ci sono segreti, i risultati sono il frutto dell’organizzazione della società, del lavoro svolto nella settimana e della forza del gruppo che si è creato nello spogliatoio".