INTERVISTA TC - Sicula Leonzio, Lescano: "Torno dove sono stato bene"

01.10.2019 14:00 di  Giacomo Principato   vedi letture
Facundo Lescano
TMW/TuttoC.com
Facundo Lescano
© foto di Diego Fornero/Torinogranata.it

Era molto importante portare a casa i tre punti. Le altre, sia che lottino per la vetta o per la salvezza, corrono e ottenere una buona striscia di risultati aiuta a togliersi qualche paura”. Dichiara così Facundo Lescano nell'intervista rilasciata in esclusiva a TuttoC.com. L'attaccante della Sicula Leonzio, protagonista insieme ai compagni nella prima vittoria in campionato dei bianconeri, ha raccontato le proprie sensazioni e considerazioni ai nostri microfoni.

Torna a Lentini dopo due anni, in quella che ormai sta diventando casa sua.

Ero venuto qui dopo una parentesi a Siena, in panchina c'era Diana e abbiamo fatto un gran girone di ritorno. Eravamo un po' giù in classifica, ma poi abbiamo fatto trenta punti raggiungendo i playoff. Quest'anno tra le varie proposte c'era anche quella della Sicula Leonzio, sono tornato qui perché ero stato bene e conoscevo già la piazza”.

In queste prime uscite avete sempre fatto bene, sebbene sia mancato quel qualcosa in più per portare a casa il bottino pieno.

Le prestazioni sono sempre state importanti. Contro il Potenza meritavamo di vincere, con la Paganese potevamo chiuderla e alla fine abbiamo preso un solo punto. A Catanzaro ho segnato quando era ormai troppo tardi, mentre contro il Bari abbiamo avuto diverse occasioni e Frattali ha fatto tante parate”.

Ogni qualvolta entra in campo a gara in corso, come contro il Bisceglie, ha un buon impatto sulla sfida.

Mi era già capitato in Coppa Italia. Mercoledì a Potenza ho fatto la prima da titolare, mentre contro il Bisceglie ne ho giocati 45. Non entro nel merito delle scelte compiute dall'allenatore, ognuno ha un proprio ruolo nella squadra. Mi viene da pensare a Walter Cozza che all'inizio ha giocato meno, mentre adesso sono due partite che è tra i migliori in campo. Siamo un gruppo che si allena con fame e voglia, questa è l'unica strada. Quando stai fuori devi stringere i denti e sfruttare al meglio le occasioni che ti vengono date facendoti trovare pronto”.

Cosa le sta insegnando la Serie C?

Innanzitutto che sono due campionati: uno prima e uno dopo il mercato invernale. A Gennaio tutti si rafforzano, le squadre si conoscono di più e diventa più difficile ottenere punti su qualsiasi campo. A parte sei mesi in quello A, ho sempre fatto il Girone C e lo ritengo il più difficile per livello delle squadre e calore del tifo. Quest'anno c'è un gruppo molto equilibrato, le squadre sono racchiuse nel giro di due-tre punti e ogni domenica può accadere di tutto”.

C'è una favorita per la vittoria finale nel vostro raggruppamento?

Vedendo il mercato del Bari a inizio anno pensavo potesse fare come il Monza nel Girone A, però non sono partiti benissimo e non sono organizzate come Reggina, Catanzaro o Ternana. Poi c'è il Catania, costruito per vincere e sotto forti pressioni visti i tanti anni in questa categoria. Saranno loro le squadre che si giocheranno la promozione diretta in Serie B”.

C'è un sogno nel cassetto che vuole realizzare nella sua carriera da giocatore?

Ho avuto la fortuna di esordire in Serie A col Torino di Ventura a 18 anni. Il mio obiettivo è di tornare nella massima serie, però devo prima fare bene in Serie C e affrontare tutte le tappe del mio percorso. Il mio sogno è giocare a Lecce, nella città che mi accolto dopo essermi trasferito dall'Argentina a 10 anni e finora il destino è stato con me crudele perché non ho mai giocato al 'Via del Mare'. Tifo per loro in A? E' normale, bisogna difendere sempre i colori della propria città”.