INTERVISTA TC - Turris, Alma: "Finalmente il grande salto, i miei gol per sognare ancora"

15.07.2020 14:00 di Luca Esposito Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Turris, Alma: "Finalmente il grande salto, i miei gol per sognare ancora"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

14 gol in campionato, promozione in serie C della sua squadra, coppia prolifica con Longo, l’affetto dei tifosi e la possibilità, a 27 anni, di esordire tra i professionisti. Per Giuliano Alma è stato un 2020 da incorniciare e, Covid a parte, è riuscito a vivere mesi assolutamente intensi e ricchi di emozioni e soddisfazioni. La Turris, anche in segno di riconoscenza, ha deciso di estendere il suo contratto fino a giugno del 2022 e sarà la grande occasione per il definitivo salto di qualità dopo anni di sacrifici nelle categorie inferiori. Una storia che può essere da insegnamento anche per tanti calciatori che, non più giovanissimi, si ritrovano ancora a calcare i campi sterrati della Promozione o dell’Eccellenza. Del resto la Campania ha sempre contribuito a rilanciare talenti di qualità che avevano soltanto bisogno del palcoscenico giusto. La redazione di TuttoC ha contattato il bomber per una intervista telefonica in cui sono state affrontate diverse tematiche di stretta attualità:

Anzitutto un commento su questa promozione in serie C…

“C’è un dato che secondo me va preso in considerazione: la seconda in classifica del nostro girone è sesta in Italia per media punti. Questo certifica in maniera netta la forza della Turris, siamo riusciti a fare qualcosa di molto importante e a regalare una soddisfazione alla nostra tifoseria. A prescindere dallo stop per il Covid, ritengo che abbiamo meritato questo traguardo. La società, negli ultimi anni, ha sempre investito e creduto nel progetto. Il presidente e la dirigenza hanno fatto tanti sacrifici e noi calciatori abbiamo lavorato con professionalità e portato a casa tantissime vittorie. Ora ci tuffiamo in questa nuova avventura, tutto guadagnato sul campo in un campionato notoriamente difficile”.

14 gol e un attacco puntualmente a segno. Soddisfatto?

“Sono soddisfatto della mia stagione, non mi posso proprio lamentare. In un girone difficile non era scontato andare in doppia cifra. Il tandem con Longo ha funzionato bene, ma devo ringraziare tutti i miei compagni che hanno dato un grosso contributo alla causa. Il merito è di ognuno di loro, una coppia di attaccanti segna ogni domenica solo se è supportata da una squadra di livello”.

Cosa vi ha trasmesso il tecnico Fabiano?

“Il mister ci ha guidato in maniera molto professionale, è una allenatore di grande esperienza che ha dato un’identità precisa alla squadra. Ogni domenica, in campo, sapevamo quello che dovevamo fare. La sinergia tra i vari interpreti ha fatto la differenza, l’allenatore ha dato una grossa mano”.

E ora si aprono le porte del professionismo: quali ambizioni ha e in che ruolo pensa di poter fare la differenza?

“Mi sento assolutamente pronto, era un obiettivo personale che volevo raggiungere da tempo. Sono partito dalla Promozione e ogni anno ho guadagnato le categorie sul campo, ho la maturità necessaria per vivere l’avventura in serie C tra i professionisti. Il mio ruolo? Ho giocato quasi sempre da esterno d’attacco a destra, ma mi piace fare anche la seconda punta. Abbiamo lavorato molto con il mister quest’anno e credo di essere un giocatore più completo”.

Quanto ha inciso giocare in una piazza così calda?

“Fin dal primo giorno i tifosi mi hanno dimostrato affetto e calore, mi hanno fatto capire che si può respirare aria di calcio vero a prescindere dalla categoria. Non ho nessun rimpianto, è andato tutto come meglio non poteva. Peccato soltanto per questo Coronavirus. La promessa? Un anno fa ho detto che mi piace rispondere sul campo e non a parole. L’impegno non mancherà mai e darò tutto me stesso per aiutare la Turris a raggiungere gli obiettivi”.

Perché un attaccante così prolifico arriva in C solo a 27 anni?

“Non so cosa sia successo, va detto che in alcuni momenti non ho avuto la visibilità necessaria e mi sono sentito un po’ messo da parte. Qui tutto ha funzionato nel migliore dei modi e raccogliamo i frutti dei sacrifici che abbiamo fatto. Non voglio aggrapparmi a nessun tipo di alibi: se il professionismo arriva a 27 anni vuol dire che prima non lo meritavo e non ero sufficientemente maturo. Mi auguro di fare tanti gol e di disputare un bel campionato, divertendoci. Abbiamo meritato questo salto di categoria, ora dobbiamo difenderla sul campo. Penso che promuovere le prime rappresentasse l’unica soluzione post Covid, era giusto premiare chi guidava i rispettivi gironi”.

C’è ancora un sogno nel cassetto?

“Il mio sogno era arrivare nel professionismo e ci sono riuscito, ora ragionerò passo dopo passo. Vediamo come andrà questo campionato di C, voglio segnare tanto e ripagare la fiducia della società. A breve ci comunicheranno data e luogo del ritiro, i playoff che si stanno disputando in C hanno comunque fatto slittare tante cose”.

Problema stadio: cosa succederà?

“A quanto ho letto manca un documento per quanto riguarda il manto erboso, so che è una semplice formalità. In via precauzionale sarà scelto un altro stadio, ma vorrei giocare sempre al Liguori perché la gente merita di vedere la propria squadra nel suo impianto sportivo”.