Catania, Toscano traccia la rotta: "Vogliamo rimanere in testa fino alla sosta"

In casa Catania - con la squadra prima in classifica - si parla spesso di “prova del nove” o verifiche importanti e la partita di domani a Potenza arriva proprio alla fine del girone d’andata, quando è fondamentale mantenere la posizione di vertice. Come si arriva a questo match lo ha spiegato mister Domenico Toscano in conferenza stampa: "Non esistono prove del nove: tutte le partite sono importanti. Questa lo è per la classifica. Ribadisco: vogliamo rimanere in testa fino alla sosta, è il nostro obiettivo principale. Affrontiamo una squadra che ha ritrovato risultati e certezze dopo un periodo meno brillante. È una squadra che crea tanto ma anche concede. Noi dobbiamo essere presenti in entrambe le fasi: quando creano loro e quando concedono. Il vero gruppo emerge a prescindere dai gol o dalla qualità del gioco: è lo spirito e l’identità di questa squadra che sono forti. Dobbiamo continuare ad alimentarli ogni giorno, perché è questa la nostra forza. Con queste qualità si raggiungono obiettivi importanti. Le partite si vincono nei 95 minuti. Partire forte è una nostra prerogativa: con la nuova tecnologia il tempo effettivo è diminuito notevolmente, quindi essere protagonisti fin da subito aumenta le probabilità di portare a casa il risultato".

L’idea di base sarà confermare la formazione che ha fatto bene contro il Crotone, pur in emergenza: "La cosa più importante è che tornano tra i convocati Donnarumma, Pieraccini e Di Tacchio (dalla squalifica). Maric no, avrà bisogno di qualche altra settimana. Non è tanto la formazione della scorsa partita che conta, ma l’atteggiamento che ha avuto tutta la squadra. Quello dobbiamo mantenere, a prescindere dagli 11 iniziali e dai 5 che subentreranno".

Ma cosa teme Toscano nello specifico del Potenza, che non ha ancora perso in casa al 'Viviani' ed è sempre una trasferta ostica per il Catania? "È una partita con le difficoltà tipiche di questo campionato. Il Potenza non perde in casa da tanto (l’ultima sconfitta credo sia stata contro di noi la passata stagione). Siamo in un buon momento di fiducia, abbiamo preparato bene la settimana. Ora dobbiamo trasformare il lavoro fatto sul campo difficile contro un avversario ostico".

Sulle risposte della squadra: "Ho avuto le stesse risposte positive degli ultimi mesi. La squadra sta crescendo nello spirito, nella capacità di riconoscere le partite e le fasi di gioco. Lavoriamo in modo dettagliato perché ci sono partite diverse dentro la stessa partita. La lettura di queste situazioni è fondamentale in un girone C difficile, con tante squadre organizzate e di qualità offensiva. I ragazzi lo stanno facendo in modo straordinario".

Nonostante le difficoltà, il livello si è alzato. Il tecnico rossazzurro si sta esaltando lei e questo sta contagiando la squadra: "Si stanno esaltando nel vedere che con questo spirito e atteggiamento arrivano risultati, si divertono, acquisiscono certezze e consapevolezza. Questa squadra importante deve averle e oggi le ha. Dobbiamo continuare a dimostrarlo su ogni campo".

Il ritorno a Potenza potrebbe essere l’occasione per sbloccare Caturano: "Sasà Caturano ha affrontato la settimana in modo sereno, come sempre. Sono certo che presto tornerà al gol: per un attaccante è la benzina ideale. Mi auguro sia determinante già domani".

Al tecnico viene anche chiesto se si sente di dire che Catania è l’impegno più importante della sua carriera: "Sì, è la sfida più importante. Vincere o non vincere come allenatore cambia poco (uno in più o in meno), ma vincere a Catania mi cambierebbe tanto. La società mi ha dato fiducia e c’è un rapporto continuo, schietto, tutto indirizzato alla crescita del gruppo e del club. A lungo termine? Non guardo lontano: guardo a vincere questa sfida. Ne parleremo quando (e se) la vincerò. È una grande sfida per tutti: per me, per il ds, per il dg, per il presidente. Vincere a Catania non è uguale ad altre piazze: regalare un sogno a una città di un milione di abitanti è diverso".