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Cittadella, le risposte al momento giusto: la squadra ai raggi X

Cittadella, le risposte al momento giusto: la squadra ai raggi XTMW/TuttoC.com
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 16:30Primo piano
di Giuseppe Lenoci

Il Cittadella sembra aver vissuto due momenti diversi nell'arco della stessa stagione. In particolare, nel girone di andata, la squadra veneta ha mostrato due versioni completamente diverse di sè: nella prima parte, il rendimento dei granata non è stato decisamente all'altezza del prestigio della società e della voglia di rivalsa, dopo la retrocessione dalla Serie B, mentre negli ultimi due mesi il ruolino di marcia della squadra di Iori è risultato il migliore di tutte le 59 squadre presenti nella Serie C 2025/2026. Per la nostra rubrica settimanale, ecco l'analisi nel dettaglio del Cittadella ai raggi X. 

La retrocessione ha fatto ancor più danni del previsto - Dopo le ottime annate in Serie B, per il Cittadella la retocessione è stata sicuramente uno shock. Tornare nella terza serie dopo un periodo così lungo in cadetteria ha sicuramente messo in dubbio tutto il lavoro fatto dalla società e la ricostruzione, complicata fin dall'inizio, è partita con il freno a mano tirato. Riassaporare campi complicati, con giocatori magari non allo stesso livello tecnico ma con intensità importante, ha portato i granata ad un avvio negativo. Il pari con la Virtus Verona subito nei minuti di recupero è stato un primo campanello d'allarme, suonato poi con forza a causa degli stop con la Pergolettese e, soprattutto, in casa con il Vicenza. Qui la squadra ha preso consapevolezza di un fattore determinante: la Serie C non è da sottovalutare, in nessuna gara.

L'aver puntato su persone fedeli all'ambiente ha premiato - La presenza di Manuel Iori sulla panchina ha riportato il passato, recente, da calciatore ad un romantico ritorno in quella casa dove l'ex centrocampista ha indossato a lungo la fascia di capitano. Se nei primi mesi di lavoro, la scelta sembrava essere un tentativo di riallacciare i rapporti con la tifoseria, inserendo nello staff un uomo simbolo dei veneti, successivamente il tecnico è diventato il capitano di una nave che non poteva affondare. I pareggi ottenuti contro Pro Patria e Renate hanno dato, paradossalmente, consapevolezza ai granata sulla solidità difensiva. L'attenzione posta nel pacchetto arretrato, unita al lavoro delle punte, chiamate ad un doppio ricamo sia nella fase di spinta, sia in copertura, ha lanciato definitivamente la squadra di Iori verso le posizioni nobili in classifica, con 7 vittorie consecutive e l'ultima, sfumata negli ultimi minuti di gara, nello scontro diretto contro l'Union Brescia.

"E quando pensi che sia finita, è proprio allora che comincia la salita" - Prendiamo in prestito una delle più celebri frasi di Antonello Venditti, nella sua Che fantastica storia è la vita, per descrivere il momento del Cittadella. La squadra ora è in quarta posizione in classifica, a -2 dalle seconde Lecco e Union Brescia. Un (quasi) miracolo sportivo se si pensa alla graduatoria di due mesi fa, con i veneti in piena lotta per non retrocedere. Certo, i rimpianti aumentano vista la forza, anche caratteriale, mostrata dalla formazione ma la consapevolezza è che, continuando così, il Cittadella possa essere la mina vagante dei Playoff. Dando per scontata la pazza idea di raggiungere il Vicenza, primo con 42 e con nessuna voglia di mollare l'osso.