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Ds Trento: "Mercato? Cruz e Mehic fuori per 3-4 mesi. Ma servono uscite"

Ds Trento: "Mercato? Cruz e Mehic fuori per 3-4 mesi. Ma servono uscite"TMW/TuttoC.com
Moreno Zocchi
© foto di Pontedera
Oggi alle 19:45Girone A
di Valeria Debbia

Moreno Zocchi, direttore sportivo del Trento, è stato ospite di 'A Tutta C', trasmissione in onda su TMW Radio e iL61, offrendo uno sguardo approfondito sulla situazione attuale della squadra e sul panorama calcistico del girone. 

Abbiamo parlato spesso del legame tra calcio e pallacanestro, di presidenti e proprietà che investono nello sport in generale. Trento è considerata la “città dello sport”: è un grande vanto per voi?
"Assolutamente sì, è un grandissimo vanto. La pallavolo, il basket… spero davvero che queste realtà possano fare da traino anche per il calcio, per permettere al Trento di raggiungere quelle vette sportive a cui tengono tantissimo sia i soci che il presidente in primis".

Il progetto Trento Calcio è un progetto che ha bisogno di tempo per svilupparsi pienamente. Che valutazione dà di questa prima parte di stagione e quali sono gli obiettivi o le sfide per il resto del campionato?
"Gli obiettivi sono chiari fin dall’inizio: continuare il percorso di miglioramento che questa società porta avanti anno dopo anno da sei anni, da quando siamo nei professionisti. Finora sono sempre stati raggiunti i risultati che ci eravamo prefissati. Quest’anno siamo partiti forse non al meglio, ma il miglioramento della squadra – una rosa molto giovane – sia nei risultati che nel gioco è sotto gli occhi di tutti. Siamo soddisfatti del lavoro fatto dall’allenatore e dallo staff, e contiamo di non fermarci proprio adesso sul più bello, ma di continuare a crescere".

Voltandoci indietro, qual è la partita che ricorda con più soddisfazione e qual è invece il rimpianto più grande?
"Forse è la stessa partita: quella contro il Vicenza. Abbiamo disputato una grandissima gara, abbiamo messo in grandissima difficoltà una squadra fortissima come il Vicenza, abbiamo creato tanto, ma siamo riusciti a segnare solo su rigore. Alla fine non l’abbiamo portata a casa. Uscendo dal campo abbiamo ricevuto grandi applausi, anche dal pubblico di Vicenza. Una sconfitta non avrebbe cambiato il loro cammino, ma una vittoria avrebbe dato a noi una spinta straordinaria. Questo testimonia oggettivamente le potenzialità di un gruppo che ha ancora importanti margini di crescita".

Con quali obiettivi e con quale strategia vi avvicinate al mercato di gennaio?
"Gli obiettivi di mercato, soprattutto per quanto riguarda i nomi, possono cambiare di giorno in giorno. In questo momento siamo alla finestra perché, a causa di qualche infortunio di troppo nel girone d’andata, potremmo aver bisogno di rinforzi in ruoli specifici. Siamo però consapevoli che, fino a quando non esce nessuno, siamo a 23 in lista e non possiamo aggiungere ulteriori elementi. Siamo quindi al completo. Ci sono ragazzi che per noi erano fondamentali all’inizio della stagione – penso a Cruz e a Mehic – che però saranno fuori ancora per almeno 3-4 mesi. Stiamo solo valutando con estrema attenzione per non sbagliare: vogliamo prendere esattamente quello che serve a noi, non quello che serve a liberare spazio per qualcun altro".

Allargando lo sguardo al girone, sul Vicenza non serve aggiungere molto: sta facendo un campionato a parte, premiando una proprietà che dopo due delusioni nei playoff avrebbe potuto mollare, e invece ha continuato a credere nel progetto. Meritatamente si avvia verso la Serie B. E per le altre squadre che possono puntare ai playoff o a un ruolo importante? C’è una realtà che l’ha impressionata positivamente o qualcuna da cui si aspettava di più?
"Se guardiamo le prime 6-7 giornate, tutti si aspettavano qualcosa in più dal Cittadella. Sono stati bravissimi Marchetti e l’allenatore Iori a tenere dritta la barra, a mantenere entusiasmo: otto vittorie nelle ultime 9-10 partite li hanno riportati dove meritano. Il potenziale della squadra è probabilmente secondo solo a quello del Vicenza. Questo dimostra come una società forte, capace di non farsi condizionare solo dai risultati immediati ma di valutare il lavoro complessivo, alla fine venga premiata. È un bell’esempio per tutti i club di Serie C".

Anche il Brescia ha avuto un avvio in ritardo e qualche difficoltà…
"Il valore della rosa del Brescia è sotto gli occhi di tutti, importantissimo. Hanno avuto un ottimo allenatore come Diana e ora ne hanno un altro altrettanto bravo (Corini, ndr). A mio parere, se avessero iniziato la stagione con meno ritardo, avrebbero avuto meno infortuni e sicuramente qualche punto in più. Leggo dalle dichiarazioni del presidente che contano ancora di dar fastidio al Vicenza: non posso che essere d’accordo. E poi è giusto non mollare: anche un buon piazzamento playoff ha un valore, nonostante la storia recente non premi sempre chi arriva secondo".

Prima di salutarci, un suo giudizio da uomo di calcio sulle seconde squadre in Serie C. È un tema che divide: c’è chi le ritiene un valore per il campionato, chi invece non le accetta…
"La mia valutazione non può ignorare un dato di fatto: dai primi anni 2000 a oggi sono fallite più di 200 società. O si restringe il numero di club in Serie C, oppure è inevitabile – e anzi auspicabile – che le società importanti possano avere una seconda squadra. Queste portano valori enormi sia alle società stesse sia al campionato. Basta guardare la Juventus, che è stata la prima: da progetto sperimentale è diventato un percorso straordinario. L’Atalanta l’anno scorso è arrivata quasi in finale. Ci sono società che sanno lavorare benissimo con l’Under 23. O riusciamo a tirare avanti con le nostre forze, oppure è giocoforza accettare che le grandi diano una mano anche alle più piccole".

Per chiudere, tornando al Trento: la prossima sfida di campionato?
"La prossima è, tanto per cambiare, contro una squadra che ho avuto la fortuna di vedere dal vivo due settimane fa contro l’Inter, a Monza (la Giana Erminio, ndr). Mi è piaciuta moltissimo: ha idee chiare, giocatori che riportano in partita tutti i concetti dell’allenatore, non solo in allenamento. È una squadra bella da vedere. Siccome anche noi puntiamo a esprimere un bel gioco, credo che sarà una partita divertente. Speriamo di proseguire la striscia positiva delle ultime gare in casa, magari riuscendo a fare bottino pieno. Di sicuro non sarà facile".