Union Brescia, patron Pasini si presenta: "Entro tre anni la B. È nato tutto con un caffè nella cucina della Sindaca"

Union Brescia, patron Pasini si presenta: "Entro tre anni la B. È nato tutto con un caffè nella cucina della Sindaca"TMW/TuttoC.com
Ieri alle 21:40Primo piano
di Sebastian Donzella

Giuseppe Pasini, nuovo patron dell'Union Brescia, si è presentato alla città da un luogo simbolo come il Palazzo della Loggia. Queste le sue prime parole da numero uno dei biancoblù: "Dal caffè preso nella cucina della Sindaca (Laura Castelletti NdR) è nato tutto. Abbiamo scelto il nome Union Brescia, intanto per non incespicare in questioni puramente legali relative a vecchi marchi. Ma anche perché Union vuol dire che non è il club di Pasini ma che il Brescia è dei bresciani: imprenditori, professionisti, cittadini e tifosi devono ritrovare il senso di appartenenza che si è un po’ perso.

Come ex Feralpisalò, per quanto riguarda i giovani, abbiamo fatto un ottimo lavoro perché c’era stato un buco del Brescia calcio. Il calcio non è solo la partita, è sociale, significa aiutare chi ha difficoltà. Ringrazio i tifosi della Feralpisalò: spero che questi 100-120 tifosi ritrovino nell’abbraccio del Brescia quel calcio vissuto a Salò. Se oggi siamo qua è anche grazie a loro. Un saluto anche al Sindaco Cagnini. Ci ha chiesto una settimana fa di poter dare la possibilità ad altri club di Salò di avvantaggiarsi di quella struttura e ovviamente abbiamo detto sì.

E ringrazio anche i tifosi del Brescia, saranno il dodicesimo uomo in campo. Oggi leggo sui giornali che c’è una spaccatura. Per me non è così, c’è semplicemente chi la pensa in maniera diversa. E noi vogliamo far vedere loro che questo progetto non è fatto per speculare ma per riportare il Brescia dove merita di essere, in Serie B. Il programma è semplice: nei prossimi tre anni vogliamo riportare il club in cadetteria. Se ci arriviamo prima tanto meglio, ovviamente. Poi, se da lì vorremo ripartire per nuove sfide, ci incontreremo tra soci e decideremo il da farsi. Ricordatevi che nel calcio non vince chi spende di più, ma chi è più organizzato, questo è quello che ho imparato in questi 15 anni di calcio. Devo dire che non ho dormito molto in queste tre settimane”.