1^ Divisione, il Viareggio si riprende i tre punti

«San Giovanni non vuole inganni» eravamo soliti esclamare da bambini durante le improvvisate partite di calcio: il Viareggio stava vincendo 1-0 il match con la Ternana prima sospeso e poi rinviato e con lo stesso risultato si è aggiudicato il recupero dell’undicesima giornata del campionato di Lega Pro. Le zebre tornano così al successo dopo due mesi e cinque giorni - l’ultimo successo risaliva al 12 settembre con il 3-1 interno contro il Lanciano - e, grazie ai tre punti, agganciano in classifica Pisa ed Andria BAT lasciando a Barletta, prossimo avversario dei bianconeri, e Cavese l’onta dell’ultimo posto in classifica. Ma, rispetto al match della domenica di Halloween sospeso tra interminabili polemiche dal signor Aureliano di Bologna, il Viareggio ha dovuto faticare assai per domare le fere rossoverdi.
Secondo un paradosso del calcio duro a morire, infatti, quello che torna al successo è un Viareggio tutt’altro che bello a vedersi. Eppure la strada verso i tre punti si fa subito in discesa: corre il quarto minuto quando Marolda scatta sul filo del fuorigioco, tra le proteste dei difensori ospiti, e si invola verso la porta avversaria raccogliendo un lancio illuminante di Castiglia. L’estremo difensore umbro Visi prova a sbarrargli la strada, toccando però il pallone con il braccio fuori dalla propria area di competenza: il direttore di gara gli sventola, senza troppe esitazioni, il cartellino rosso. L’immediata superiorità numerica, a rigor di logica, dovrebbe rivelarsi un vantaggio per le zebre. Niente di tutto ciò: il Viareggio fa, incredibilmente, il gioco più consono alla Ternana, senza alzare i ritmi e senza sfruttare a dovere la rapidità dei fluidificanti di fascia. Quando vedi che ad impostare il gioco sono uno stopper (Massoni) ed un mediano tutto polmoni (Pizza) anziché il regista dal piede vellutato (Castiglia), si capisce che qualcosa non va. E così, senza considerare i fendenti sbilenchi di Luppi e Taormina, i pericoli maggiori arrivano dai calci fa fermo, con Fiale e soprattutto Longobardi che non riescono ad inquadrare lo specchio.
Calato il sipario su un primo tempo a dir poco deludente, mister Scienza riparte lasciando Luppi negli spogliatoi e rimpiazzandolo con D’Onofrio, l’eroe del derby con la Lucchese. Ma la prima occasione della ripresa capita alla Ternana, con Arrigoni che su punizione chiama Merlano ad allontanare di pugno in calcio d’angolo. Il Viareggio inizia a convogliare più palloni sulle corsie laterali, ma la pessima mira o la non puntuale scelta di tempo vanificano sempre gli sforzi degli autori dei traversoni: ci mette uno zampino anche la sfortuna, quando poco prima del quarto d’ora Longobardi centra il palo con Cunzi rimasto ad assistere. Dopo numerosi tentativi a vuoto, il Viareggio passa a venti minuti dal termine: Carnesalini serve sulla destra Marolda, il bomber lucano si accentra e di sinistro trafigge Cunzi sul suo palo, con la sfera che sfila proprio sotto il braccio del portiere rossoverde. Poco dopo, Concas e Brighenti si scontrano su un pallone vagante: il difensore bianconero prosegue il match, pur con una vistosa fasciatura in testa, mentre l’esterno umbro, stordito, si arrende dopo poco. Doppia superiorità numerica: per le zebre suona come il rigore del possibile 2-0. Ma la paura di vincere s’impossessa di Fiale e compagni che, spesso, giocano palla verso Merlano anziché attaccare e cercare il gol della sicurezza. E rischiano grosso quando, a cinque minuti dalla fine, Tozzi Borsoi svetta su Massoni e indirizza il pallone nell’angolo lontano: Merlano è battuto, fortuna vuole che Fiale preveda la traiettoria del tiro ed allontani la sfera proprio sulla linea. Un salvataggio che vale quanto un gol. Sette i minuti di recupero, un’infinità, durante i quali le zebre proprio non riescono a chiudere i conti. Ci pensa, poi, il triplice fischio dell’arbitro: le zebre abbandonano l’ultima posizione e tornano a respirare. Guai, però, a pensare che il livello delle acque si sia abbassato.
VIAREGGIO (4-4-2): Merlano 6; Carnesalini 6, Fiale 6,5, Massoni 6,5, Brighenti 6; Luppi 5 (1' st D'Onofrio 5,5), Pizza 5,5, Castiglia 5 (47' st Malacarne sv), Taormina 5,5 (18' st Cristiani 6); Longobardi 5,5, Marolda 6,5. A disp.: Bartelletti, Gigli, Cosentini, D'Antoni. All.: Scienza 6.
TERNANA (4-3-3): Visi 5; Quondamatteo 5,5, Grieco 5,5, Giubilato 6, Imburgia 6; Arrigoni 6, D'Antoni 5,5, Della Penna 6 (11' st Nolè 5,5); D'Alessandro sv (4' pt Cunzi 5,5), Tozzi Borsoi 5,5, Noviello 5 (1' st Concas 5,5). A disp.: Camillini, Procida, Nitride, Fusciello. All.: Orsi 5,5.
Arbitro: Barbiero di Vicenza 6. Assistenti: Spiandore di Vicenza e Eminente di Legnago.
Rete: 26' st Marolda
Note: 700 spettatori paganti. Espulso al 4' pt Visi (Ternana) per fallo di mano fuori area. Ammoniti Taormina, Castiglia, Merlano (Viareggio), Grieco (Ternana). Angoli 8-2. Recuperi: 1' pt, 7' st.
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