A questa Serie C più che le riforme serve un miracolo... E così scrivo a Babbo Natale

A questa Serie C più che le riforme serve un miracolo... E così scrivo a Babbo Natale
mercoledì 6 agosto 2025, 00:00Il Punto
di Luca Bargellini

Sarà un colpo di calore dovuto al sole illegale di questo agosto. Sarà che l’età gioca brutti scherzi. Sarà quello che volete, ma credo sia il momento giusto per scrivere una bella, chiara e sintetica lettera a Babbo Natale. Con qualche mese d’anticipo rispetto alla tradizione, ma ciò che stiamo vivendo in queste settimane pretende l’intercessione di un potere superiore. Eccoci al dunque:

Caro Babbo Natale,
probabilmente questa mia lettera sarà la prima che riceverai in vista delle festività 2025, ma la situazione qui è grave, tanto che il tuo aiuto è più necessario che mai.

Non scrivo direttamente per me – o meglio, non propriamente – ma per la Serie C e per le società che stanno vivendo un momento di difficoltà economica e finanziaria. Realtà che cercano, e spero riescano, a ritrovare una solidità e una stabilità che da troppo tempo mancano.

Dato che ci sono alcune nuove proprietà un po’ in tutto lo Stivale, ti chiedo, con gentilezza e un pizzico di speranza, di fare in modo che queste siano davvero credibili. Serie. Proiettate verso un futuro che vada oltre i dodici mesi.

Perché altrimenti il sottoscritto, e i milioni di appassionati del calcio di terza serie, nella migliore delle ipotesi la prossima estate saranno nuovamente qui a patire le pene dell’inferno.



Fra ipotesi, mezze verità, dichiarazioni interpretabili e omissioni ben più che concrete, in questa nostra Serie C non c’è più pace. Mai. Neanche quando l’unica cosa che vorremmo sarebbe leggere dell’ultimo colpo di mercato e discutere animatamente sotto l’ombrellone se lo schieramento migliore per la propria squadra del cuore sia quello col trequartista o col centrocampo a cinque.

E invece la realtà è ben diversa. Ormai troppo lontana dal concetto di pallone a cui siamo tutti affezionati. Ci sono bilanci, debiti, due diligence, preliminari di cessione, soci di maggioranza e di minoranza: tutta roba di cui non vorremmo più occuparci.

Caro Babbo Natale, pensaci tu. Perché noi poveri esseri umani abbiamo dimostrato di non essere capaci di risolvere i nostri problemi. Sia che abitiamo nelle Venezie Giulie, in Romagna, nelle Marche, in Sicilia o altrove.

Un piccolo miracolo di Natale. In anticipo.

Un abbraccio,
L.B.