1^ Divisione, segna l'ex: l'AlbinoLeffe fa il gambero

Il 3-0 a Pavia? Già dimenticato. Possono passare solo sette giorni per trasformare una squadra, nella fattispecie l'AlbinoLeffe, fatta di cuore e anche di talento in un insieme di giocatori svogliati e incapaci di produrre gioco e risultati. Sette giorni che fotografano bene l'intera stagione della Celeste, tra prove convincenti, inspiegabili battute d'arresto, scatti d'orgoglio, clamorosi dietro-front. L'AlbinoLeffe 2013-14 è ormai certamente questo qui: camaleontico. E i segnali oggi offerti non inducono a pensare che i play-off (se e quando si potrà dire: è matematicamente play-off) possano essere tutta un'altra storia. A svelare ancora una volta l'essenza vera di questo AlbinoLeffe ci ha pensato Remondina con la sua Carrarese. Niente fuochi d'artificio: per ritirare l'intero bottino sul campo dell'"Atleti Azzurri d'Italia" oggi è bastato un pizzico di voglia in più.
Tanti ex da parte degli ospiti, con Gorzegno, Geroni e soprattutto Cellini a ricordare l'AlbinoLeffe di ben altri periodi storici. La Carrarese è squadra solida nel suo equilibrio tra i reparti, per niente timorosa in trasferta e forte di una mente sgombra da ansie da prestazioni. I locali blucelesti sono altrettanto solidi? Diciamo che sono consolidati nelle scelte di Gustinetti, le cui mosse sono ormai sovente obbligate dopo il nuovo repulisti di giocatori che escono dalla rosa, una pratica che dalle parti di Zanica si usa spesso e volentieri. Si consolida pertanto il riposizionamento di Salvi in difesa, Calvano in mediana e la linea Girasole-Valoti-Corradi a supporto di Pesenti che vuole regalarsi il ritorno al gol per festeggiare il suo genetliaco.
L'atteggiamento sbarazzino dei canarini si concretizza fin dai primi minuti, con un paio di occasioni che impensieriscono Offredi bravo in una circostanza a respingere di piede un tentativo di Cellini. Due fuochi di paglia all'interno di una partita un po' trattenuta nei suoi ritmi, con squadre impegnate soprattutto a chiudere gli spazi. Eppure l'occasione per far esplodere il pubblico di casa ci sarebbe anche: Pesenti ha senza dubbio le sue colpe nell'ambito della sua fase involutiva, ma il pallone che si avvia lentamente a pochi centimetri dal palo al minuto 26 è davvero beffardo, negando la gioia ad un attaccante che avrebbe bisogno di un gol come l'acqua per un viandante nel deserto. Non così clamorosa ma comunque degna di nota è la conclusione di Tedeschi sugli sviluppi di un corner, ma il computo parziale del tabellino non autorizza a parlare di un AlbinoLeffe padrone della partita.
Questa Carrarese potrebbe sembrare solo un difficile rebus da risolvere, con pazienza e mestiere, ma i ragionamenti dei benpensanti nascono e muoiono all'intervallo. Non passa un minuto alla ripresa delle ostilità che Cellini firma l'inatteso vantaggio toscano, una realizzazione che vede come coprotagonisti anche Dettori che produce il cross, Offredi in evidente fuoritempo nell'uscita e Regonesi che saluta un dente nel tentativo di spazzare l'area. Gustinetti fa quel che può in questa difficile partita a scacchi, provando una sorta di rombo avanzato con Corradi vertice basso, Pesenti sulla sinistra, Valoti a destra e il nuovo entrato Aurelio a fare da ariete. Un'idea poi di nuovo modificata con Vorobjovs che rimanda Pesenti al centro. Come dire: in avanti Gustinetti cala sul tavolo verde alcune carte, ma probabilmente non sono queste le carte che il mister con i baffi vorrebbe avere tra le mani in questa delicata fase della stagione. Anche perchè tutta la linea della trequarti lo tradisce in questo pomeriggio in cui le uniche buone notizie arrivano...dagli altri campi. Esce Sbraga per un cartellino rosso che lascia i canarini in dieci? Come se nulla fosse, Remondina piazza una difesa a cinque e il risultato non cambia.
Un accorgimento che forse avrebbe potuto essere anche superfluo per questo AlbinoLeffe così irriconoscibile. Davvero la Celeste del secondo tempo non ha mai dato l'impressione di poter modificare il tabellino: troppi uomini sottotono, nessun salvatore della patria. Nemmeno un profeta che predica nel deserto. Eppure il bagaglio tecnico c'è in casa seriana, lo si è appurato in diverse circostanze: come riconosce amareggiato Gustinetti, è un problema di atteggiamento che impedisce a molti di fare quel gradino in più all'interno della propria crescita professionale. Ora una nuova pausa, poi il treno da prendere sarà davvero l'ultimo.
Settimana della Passione. Si medita.
ALBINOLEFFE-CARRARESE 0-1
ALBINOLEFFE (4-2-3-1): Offredi; Salvi, Tedeschi, Allievi, Regonesi; Gazo (dal 57' Aurelio), Calvano; Girasole (dal 75' Vorobjovs), Valoti, Corradi (dal 78' Taugourdeau); Pesenti. A disp.: Amadori, Ondei, Beduschi, Maietti. All.: Gustinetti
CARRARESE (4-3-1-2): Calderoni; Bregliano, Sbraga, Teso, Gorzegno; Dettori, Castagnetti, Brondi; Belcastro (dal 62' Vannucci); Gherardi (dal 76' Videtta), Cellini (dal 84' Ademi). A disp.: Di Vincenzo, Geroni, Pescatore, Beltrame. All.: Remondina
ARBITRO: Sig. Caso di Verona coadiuvato dai Sigg. Carovigno e Barbieri
MARCATORE: 46' Cellini (C)
NOTE: sereno, temperatura primaverile. Ammoniti: Corradi (A), Gherardi (C), Regonesi (A) Vannucci (C). Espulso al 60' Sbraga (C). Angoli 9-6. Recupero: 2'pt.+ 4'st. Spettatori 530 (di cui una decina di tifosi giunti da Carrara), 792 abbonati per un incasso di 1100 € circa.
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