Alessandria, salvate il soldato Vannucchi

Poco meno di 20 anni fa Steven Spielberg vinse l'Oscar per "Salvate il soldato Ryan", la storia vera di un militare che, dopo aver perso tutti i fratelli in guerra, deve essere riportato a tutti i costi negli Stati Uniti. Peccato che, pochi giorni prima, il povero Ryan sia sbarcato in Normandia, in uno dei teatri di guerra più feroci della 2^ Guerra Mondiale, e che salvarlo sia tutt'altro che facile.

Con le dovute proporzioni, Gianmarco Vannucchi potrebbe essere quel soldato sui campi della Lega Pro. Il portiere dell'Alessandria, infatti, è nell'occhio del ciclone in seguito alla clamorosa papera contro la Giana Erminio che ha fatto il giro d'Italia e quella, meno clamorosa ma ugualmente pesante, che ha permesso al Prato, squadra della sua città natale, di pareggiare in extremis con una punizione da distanza siderale.

E così Vannucchi, che fino a poche settimane fa era considerato uno dei talenti più cristallini tra i guardiapali italiani, è passato da fenomeno a brocco nel giro di 180 minuti. I suoi errori, infatti, hanno permesso alla Cremonese di riapire un campionato che sembrava già chiuso, con i piemontesi adesso avanti solamente di un punto a quattro gare dal termine. 

In pochi, insomma, ricordano come le parate del 21enne ex Juve, tra rigori neutralizzati e voli plastici da copertina, abbiano tenuto a galla l'Orso nei momenti più difficili della stagioneri, con Vannucchi più volte migliore in campo tra i suoi. Ed è da quelle prestazioni che il numero 1 alessandrino deve ripartire: l'unica arma a sua disposizione per contrastare la paura di non farcela, schivare gli sberleffi dei tifosi avversari e conquistare la cadetteria. Per riuscirci, però, non potrà essere solo: salvare il soldato Vannucchi è un'impresa che richiederà l'appoggio di tutto l'esercito grigio, dentro e fuori dal campo.