Arpino: "A Matera vissuto un incubo. Ci vuole maggiore intransigenza"

15.05.2019 14:30 di Dario Lo Cascio Twitter:    vedi letture
Arpino: "A Matera vissuto un incubo. Ci vuole maggiore intransigenza"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Antonio Arpino è stato tra quei giocatori che si sono trovati coinvolti nel dramma Matera. Così il difensore a sarannofamosicalcio.com ha raccontato la sua esperienza: “Ad inizio anno avevo firmato con il Portici perché convinto dal loro progetto, non a caso sono riusciti a fare grandi cose con una squadra di giovani. Poi però è arrivata la chiamata del Matera e l’opportunità di fare un salto di categoria era troppo ghiotta per essere rifiutata. Era come realizzare il sogno di una vita. Ma sappiamo tutti cosa è successo, purtroppo non mi sono fidato delle persone giuste. Inoltre avendo già firmato, come detto, per una società di serie D ad inizio stagione, nonostante il fallimento del Matera non ho potuto far ritorno tra i dilettanti e sono stato costretto a stare fermo per 5 mesi. Un lasso di tempo interminabile. La cosa che più mi ha fatto rabbia e non aver potuto giocare per una colpa non mia. Io credo che in situazioni del genere si debba far un’eccezione per i calciatori svincolati da una società fallita e concedere loro di poter accasarsi altrove. Così si rischia di bruciare la carriera a giovani come me. Ma posso dire che da questa esperienza ne esco ancora più forte perché in questi mesi ho capito tante cose”.

“Spero vivamente che le regole cambino, così facciamo ridere il mondo. Non si può andare avanti con fallimenti e penalizzazioni. Ormai un giocatore preferisce restare in D in una società seria e sana anzichè fare il salto di categoria e rischiare di vivere situazioni simili. Bisogna essere intransigenti e non far iscrivere squadre senza garanzie come il Matera”.