Braglia sul Cosenza: "Le guerre non portano mai a niente. Tifosi facciano di necessità virtù o ci rimetteranno"

Piero Braglia, nel corso dell'intervista odierna a TuttoC.com, ha analizzato anche la situazione del Cosenza, club che ha condotto a sorpresa in Serie B nel 2018 e che è appena tornato in Lega Pro: "L'unica cosa che posso dire è che le guerre non portano mai a niente. Io capisco i tifosi, capisco tutto ma la maglia è una. La società si identifica nella città, che è Cosenza. Ognuno ovviamente è libero di vederla come vuole. Io penso che il bene del Cosenza si manifesta in una certa maniera. Poi, che ci sia un proprietario o un altro, alla fine, il Cosenza è uno.
Perché, come si dice sempre, si fa tutto per la maglia. Anche perché, alla fine, se le cose vanno male chi ci rimette? Ci rimettono i giocatori, ci rimette la città, ci rimettono i tifosi. Ho capito che quest'ultimi hanno problemi con Guarascio ma Cosenza è una, la maglia è una. E dato che hanno dimostrato in più occasioni di amare quella maglia, facciano di necessità virtù, fino a prova contraria. Altrimenti saranno loro a rimetterci".
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