Chiarenza: "Il Var in C non mi convince, anche la tecnologia sbaglia

Vincenzo Chiarenza, ex allenatore, tra le altre, di Como e Ascoli, è intervenuto nel corso dell'appuntamento pomeridiano di A Tutta C, trasmissione in onda su TMW Radio e su Il 61, canale 61 del digitale terrestre.
Il girone B è molto omogeneo. La Ternana è in costruzione, Arezzo e Gubbio sono attrezzate, Perugia e Ascoli devono ritrovare categorie superiori
"L'Ascoli è sempre una squadra da battere per l'ambiente in cui le avversarie si ritrovano a giocare. In C deve giocare per vincere".
I bianconeri hanno mantenuto anche un bomber come Corazza, nell'ultima stagione la squadra ha prodotto anche poco in relazione alla forza del reparto avanzato
"Il calcio cambia ogni settimana e bisogna sempre attendersi novità. Il gioco moderno prevede manovre offensive e un gioco propositivo, l'Ascoli si sta attrezzando in questo senso, ha un centravanti che può fare la differenza e una squadra omogenea in tutti i reparti".
A Trieste la situazione è molto complessa. È un peccato perché Tesser era riuscito in un mezzo miracolo
"Mi dispiace tantissimo perché Trieste è un ambiente molto positivo per fare calcio. La tifoseria si limita a supportare la squadra e in settimana ti fa lavorare tranquillamente. La società ha un grande passato alle spalle e spero che possano fare una buona stagione".
È mancato tanto il rapporto tra la piazza e la squadra e tra la piazza e la società. Quanto ha influito nel percorso negativo della Triestina il fatto di non essere mai riusciti ad instaurare un rapporto con la città?
"È fondamentale avere un rapporto con la piazza. Ci vuole una gestione ottimale tra dirigenti e tifosi e tra dirigenti e squadra. Questo evidentemente non è successo alla Triestina e bisogna assolutamente migliorare quest'anno".
Che ne pensa delle Under 23 e del progetto seconde squadre?
"La Serie C è un campionato che dà la possibilità di vedere partite vere e questo è molto positivo per i ragazzi".
È molto interessante vedere anche gli allenatori scelti dalle formazioni Under 23. Possono essere un trampolino di lancio anche per gli allenatori, come Bocchetti a Bergamo?
"L'Atalanta ha trovato sempre giovani calciatori e giovani allenatori, è una società molto preparata in questo senso. Chiaramente i giocatori devono capire che queste partite saranno fondamentali per la loro carriera, hanno una grande possibilità di farsi vedere e devono assolutamente avere l'entusiasmo. La società ha investito molto su questo progetto e ora sta ai calciatori dimostrare il loro valore".
Come valuta il movimento della Serie C e cosa ne pensa del Var sperimentale introdotto?
"Per i giovani è essenziale giocare, indipendentemente da come è strutturata la società. Il Var non mi convince ancora molto perché a volte sbaglia anche la tecnologia. Non è uno strumento che ti dà il cento per cento della sicurezza ma bisogna sempre fare attenzione a tutte le novità che ci sono nel calcio e valutarle per quelle che sono".
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