Citrigno rivela: "Offerti 10 milioni per il Cosenza. Poi trattative interrotte non per mia volontà"

Alfredo Citrigno, vicino all'acquisizione del Cosenza nei mesi scorsi, è tornato a parlare del mancato accordo su “A Lupo a Lupo”, trasmissione in onda suTen. Queste le parole riportate da TifoCosenza.it: "Nelle interlocuzioni che abbiamo avuto, il presidente mi ha sempre manifestato il desiderio di vendere ed anche di vendere a me, evidenziando il fatto sono un soggetto giovane, tifoso e appassionato. In me c’era la persona giusta per portare avanti le sorti del Cosenza.
Lo scorso anno ho fatto una proposta economica da 10 milioni di euro basata sull’acquisto del 100% delle quote al netto dei debiti e crediti. Ho dato un valore alla società di 10 milioni di euro. Non ho visionato alcuna documentazione, perché la documentazione contabile non mi è stata fornita. Ed allora io in maniera concreta ho voluto fare una proposta dando un valore al titolo del Cosenza, all’epoca dei fatti club di Serie B, inserendo nell’offerta che debiti e crediti mi sarebbero sati consegnati a zero.
Qualora ci fossero stati debiti o crediti potevano essere scalati o aggiunti rispetto ai 10 milioni. Quella era la quotazione che io avevo dato rispetto al valore del Cosenza che era rappresentato dal titolo e dal parco giocatori dell’epoca. Dal mio punto di vista si trattava di una cifra di tutto rispetto e non ritengo dal mio punto di vista mortificante.
La trattativa non è andata più avanti perché le interlocuzioni si sono interrotte e non per mia volontà. Non c’è stata una spiegazione da parte di Guarascio. Una cosa è certa e sono chiaro: non ho motivo di dire le cose diversamente da come sono. Sono consapevole cosa significa gestire una società e so cosa significa anche una società di calcio che ha anche un valore sociale. Sono sempre intenzionato a investire nel progetto Cosenza, costruire un rapporto con la tifoseria, il coinvolgimento del territorio e dell’imprenditoria sana. A me interessa avere a che fare con persone che vogliono far parte di un progetto che deve essere chiaro, leale e trasparente.
Se Guarascio ha deciso di cedere può tranquillamente dire come valorizza il 100% del titolo. Ciò può dire chiaramente quanto vuole, così dall’altra parte se ci sarà qualcuno interessato potrà dire sì o no. Da parte mia resta sempre la volontà ad investire in un progetto che ha anche una valenza sociale come è il calcio, che ha un motore di entusiasmo e passione, quello che oggi purtroppo manca e che bisogna ritrovare con un progetto sportivo chiaro che guardi anche ad una valorizzazione del territorio. Bisogna ripartire dalle radici, riportare le persone allo stadio, nella provincia ma anche puntare sul settore giovanile con la creazione di strutture adeguate e la valorizzazione di tanti giovani professionisti".
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