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Lamazza: "Brescia e Vicenza si giocano la B. Può essere l'anno dell'Arezzo"

Lamazza: "Brescia e Vicenza si giocano la B. Può essere l'anno dell'Arezzo"TMW/TuttoC.com
Francesco Lamazza
Oggi alle 20:15Altre news
di Valeria Debbia

Francesco Lamazza, direttore sportivo esperto, è intervenuto come ospite di 'A tutta C', trasmissione in onda su TMW Radio Il 61 per analizzare le prime quattro giornate di Serie C e tanto altro ancora. 

Nel girone A, il Lecco è in testa, stasera c’è Cittadella-Vicenza, l’Union Brescia è partita bene. Chi si è mosso meglio sul mercato e quali squadre lotteranno per la promozione fino alla fine?

"Le candidate principali per la promozione nel girone A sono Brescia e Vicenza. Il Lecco non è una sorpresa casuale: è una squadra costruita con un lavoro iniziato l’anno scorso, dopo il cambio di proprietà post-retrocessione. Tra le sorprese vedo la Pergolettese, partita molto bene, e la Pro Vercelli, nonostante la recente sconfitta. È un girone con molto equilibrio, più di quanto ci si aspettasse. Anche le Under 23 faticano, pur giocando bene, e i risultati sono imprevedibili. La classifica si delineerà meglio dopo il turno infrasettimanale".

Passiamo al girone B. I pronostici sembrano rispettati, con l’Arezzo a punteggio pieno, reduce da una grande vittoria contro la Juventus Next Gen. Qual è la sua analisi?

"L’Arezzo sta confermando le aspettative, grazie al lavoro di mister Bucchi e a una rosa con 7-8 titolari confermati dall’anno scorso. È un ambiente caldo, potrebbe essere la loro annata. Il Ravenna, da matricola, sta facendo molto bene. Campobasso e Perugia sono un po’ in ritardo rispetto al mercato estivo, ma il girone è particolare. La Vis Pesaro di Stellone è ostica in casa e potrebbe dare filo da torcere all’Arezzo fino alla fine. Stellone sembra un allenatore da categoria superiore, e la sua impronta tattica e societaria sta facendo la differenza".

Nel girone C, il Catania non aveva subito gol fino alla pesante sconfitta per 4-1 contro il Cosenza. È solo un inciampo o può minare le certezze della squadra?

"Ho visto il primo tempo: il Catania poteva andare in vantaggio, ha giocato bene. Il Cosenza ha giocatori importanti come Mazzocchi, Caporale e Tutino, e un ottimo organico. Gli episodi hanno fatto la differenza, ma non mi aspettavo un risultato così pesante. È un girone avvincente, con Benevento e Salernitana competitive, mentre Potenza e Crotone cresceranno alla distanza. Sarà incerto fino alla fine".

Parliamo della situazione di Rimini. Cosa si può fare a monte per evitare problemi come difficoltà di iscrizione o penalizzazioni per stipendi non pagati?

"Servono regole più stringenti, come in Inghilterra. La Lega dovrebbe indagare a fondo gli investitori, verificando solidità economica e professionalità. Negli ultimi anni troppi avventurieri entrano nel calcio, creando caos. Mancano figure competenti, e spesso si coinvolgono persone senza esperienza. Bisogna affidarsi a professionisti per evitare queste situazioni, che si ripetono ogni anno".

Qual è il suo giudizio sul progetto delle Seconde Squadre in Serie C?

"Le Seconde Squadre portano stabilità in Serie C, ma mancano regole chiare. Io sono legato al fascino della Serie C degli anni ‘80-’90, con derby e senso di appartenenza. Squadre storiche come Taranto o Spal mancano, spesso per errori propri. Le Seconde Squadre non aiutano la Nazionale, perché includono molti stranieri, ma garantiscono solidità. Tuttavia, il rischio è perdere il fascino del campanilismo, che è l’essenza della Serie C".