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Mario Petrone: "Rimini, chiaro ci sia molta amarezza"

Mario Petrone: "Rimini, chiaro ci sia molta amarezza"TMW/TuttoC.com
Oggi alle 19:15Altre news
di Laerte Salvini

L'allenatore Mario Petrone è intervenuto nel corso del programma "A Tutta C" in onda su TMW Radio e su Il61 del digitale terrestre. 

Come ha vissuto, dal punto di vista umano ed emotivo, ciò che è accaduto nelle ultime settimane a Rimini, una piazza che ha allenato e che conosce bene?
"È chiaro che c’è molta amarezza. Rimini è una piazza dove si può fare calcio: c’è vivibilità, c’è entusiasmo, la gente sta bene allo stadio. Quando sono arrivato io, subentrai in corsa e conquistammo la salvezza ai playout, perdendo l’andata 1-0 ma sentendo fino all’ultimo minuto il sostegno dei tifosi. È una piazza che non merita scenari del genere. Negli ultimi 7-10 anni hanno vissuto problemi continui, uno dietro l’altro, ed è un vero peccato."

Fa ancora più male ricordare che pochi mesi fa il Rimini aveva vinto la Coppa Italia di Serie C. Le chiedo invece dell’Ascoli, un’altra piazza che ha allenato. La squadra è terza nonostante un mercato costruito in fretta dopo il passaggio di proprietà. È sorpreso dal rendimento?
"Io ho una grande opinione di mister Tomei. Negli ultimi anni, secondo me, era stato sottovalutato e ora sta ottenendo i riconoscimenti che merita. L’Ascoli ha cambiato proprietà, ha portato entusiasmo e ha costruito un organico che reputo molto valido. L’allenatore sta facendo un lavoro importante. Dicevo già un mese fa che bisognava vedere l’Ascoli contro le squadre della parte sinistra della classifica: lì devono migliorare nel girone di ritorno. Subiscono poco, hanno ottime individualità e secondo me a gennaio interverranno. Non so se vinceranno il campionato, ma ai playoff possono giocarsela con tutti."

Ha parlato di Ravenna come possibile favorita. Perché?
"Io credo che l’acquisto più importante di tutta la Lega Pro sia Piola. Il Ravenna lo ha preso proprio in queste settimane e quella, secondo me, è la pedina che può fare la differenza nel momento chiave della stagione. Quando usciranno le sue qualità, il Ravenna sarà una pretendente seria alla vittoria finale."

Nel girone A, questa giornata propone Brescia–Lumezzane. Lei ha allenato i valgobbini: che partita si aspetta sul piano emotivo?
"Lumezzane non ha nulla da perdere: per loro è un derby importante, anche se non è una rivalità vissuta a lungo nel tempo. Sul piano emotivo pesa parecchio, anche perché Caracciolo voleva chiudere la carriera proprio nel Brescia e non gli è stato possibile. Penso che lo accoglieranno bene. Il Brescia ha tutte le carte in regola per fare il suo derby, ma non sarà facile. Il divario esiste, questo è chiaro, però spero sarà una partita bella da vedere."

Questa sera uno dei due anticipi propone Catania–Crotone. Qual è la chiave tattica del match?
"Tatticamente si affrontano due squadre che, a livello statistico, hanno subito poco: la difesa del Catania è una delle migliori e anche il Crotone sta bene da quel punto di vista. Mi aspetto una gara molto tattica sul piano difensivo. Farò anche un po’ il tifo per il Catania, lo ammetto, ma sarà una partita difficile perché affrontare il Crotone non è mai semplice, anche se forse ci si aspettava qualcosina in più da loro. Spero sia una partita piacevole, ma credo che si giocherà molto sugli equilibri."