Matera, nei guai patron Saverio Columella: indagato per usura

Sono pesanti le accuse che, la Procura della Repubblica, è in procinto di sollevare per chiedere il giudizio di ben 15 persone in merito a casi di usura nel mondo dello sport murgiano. "Strozzava un imprenditore edile, un ex calciatore dilettante che per far fronte ai debiti è finito nelle mani dei clan di Japigia. Ma strozzava anche lo sport della Murgia, dalla pallavolo di serie A1 ai dilettanti del pallone di Grumo, costretti a cedere le chiavi di una squadretta poi costretta a ritirarsi. Interessi fino al 313% e un giro vorticoso di assegni, riciclati grazie a centri scommesse compiacenti". Queste alcune delle accuse sollevate.
Tra queste 15 persone – si legge in un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno di qualche giorno fa - anche Saverio Columella, 35 anni, rampollo di una delle famiglie più importanti della Murgia (indagato per usura, fatture false ed esercizio abusivo del credito, e ha rischiato di finire in carcere) ma anche facoltosi imprenditori facoltosi tra cui il padre del 35enne, Carlo Dante Columella. I fatti contestati risalgono al 2008 tra Altamura e Grumo per poi arrivare fino a Bari, in tempi più recenti. Ed è un capitolo, finora ignoto, dell’inchiesta che a febbraio ha portato in carcere sette esponenti dei clan di Japigia: il Pm Isabella Ginefra chiese l’arresto anche per Saverio Columella e per i sei presunti riciclatori, ma il gip Michele Parisi non lo ha concesso ritenendo i fatti troppo datati. Dall’incartamento giudiziario emerge quello che è un vero e proprio spaccato marcio del mondo dello sport murgiano. Columella, all’epoca sponsor della società di pallavolo femminile di Altamura, avrebbe concesso prestiti a usura anche ai dirigenti della squadra di serie A1, così come a quelli della piccola Grumese, all’epoca militava in serie dilettantistiche. Ad avviare l’inchiesta la denuncia di un imprenditore edile di Grumo, già calciatore dilettante, che dopo una richiesta di un prestito di 100mila euro al Columella si vedrà costretto a 120mila, lasciando a garanzia due assegni e il contratto preliminare di vendita di un appartamento. Prestito dopo prestito il Columella sembra essersi impossessato della Grumese calcio.
Nella perquisizione a casa di Columella, i finanzieri trovano decine e decine di copie di assegni. Salta fuori, di pari passo con le sponsorizzazioni del volley da parte delle società di famiglia, un presunto giro di usura.
I finanzieri del Gico hanno segnalato almeno altri tre casi di prestiti a interesse. Gli assegni degli usurati, infatti, sarebbero finiti in una gioielleria, per l’acquisto di Rolex, ma soprattutto sarebbero stati riciclati in due punti scommesse di Santeramo e Altamura.
Grazie a questo giro di assegni e scommesse il giovane Columella pare abbia vinto quasi 350mila euro.
La Finanza ritiene che i gestori delle due ricevitorie gli tenessero da parte le ricevute, così da giustificare il cambio di assegni e ripulire il denaro. L’usura aggravata contestata a Columella si prescrive in 19 anni.
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