Protti: "Tenevo al debutto del Livorno in C. Emozioni indescrivibili, ho pianto tanto"

Protti: "Tenevo al debutto del Livorno in C. Emozioni indescrivibili, ho pianto tanto"TMW/TuttoC.com
Oggi alle 17:15Altre news
di Lorenzo Carini

L'ex calciatore Igor Protti, da diversi mesi in lotta contro una grave malattia, ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi de Il Tirreno pochi giorni dopo aver presenziato alla sfida di Serie C tra Livorno e Ternana: "Ci tenevo ad andare all'esordio per il debutto in C del Livorno, sono arrivato con la chemioterapia attaccata ma ci volevo essere per ringraziare tutti. I ragazzi che sono venuti con gli striscioni all'ospedale e a casa, i tanti che mi hanno fatto sentire il loro affetto: sono andato con la mia famiglia, che è la mia grande forza. La mia compagna Daniela, i miei figli Nicholas e Noemi, i nipotini Flavio e Gregorio Armando e il compagno di mia figlia Giacomo: mancava la compagna di mio figlio, Samantha, ma è come se fosse stata lì con me. Lucarelli è stato il mio compagno di tante battaglie. Doveva essere lui a dare il calcio d'inizio alla partita, ma sai cosa mi ha detto? "Igor, scordatelo, te vieni in mezzo al campo con me sennò la partita non inizia". Era giusto che la scena fosse per lui, ma Cristiano è un generoso: gli voglio bene".

Protti ha così proseguito: "Le emozioni che ho provato allo stadio non sono descrivibili, ho i brividi ogni attimo che ci ripenso: ho pianto tanto. Sono state lacrime di affetto e di nostalgia, ma anche lacrime pensando al futuro. Perché mi sono detto "e se questa fosse l'ultima volta che entro nel mio stadio?". Ce la metto tutta ogni giorno e lotterò come mi hanno scritto nello striscione i ragazzi della curva, magari come esempio per i tanti che stanno combattendo una battaglia simile alla mia. Ci ho messo tutta la forza che avevo per venire allo stadio, ho pensato che la mia presenza poteva essere un messaggio per chi è nella mia stessa situazione: ci sarà stato qualcuno anche in quei 7000 tifosi, a loro va il mio abbraccio ancora più stretto. Il calcio, se fatto con amore, rispetto e senso di appartenenza, coinvolge una comunità enorme di persone che hanno dei valori forti".