Pulvirenti: "Con Finaria il Catania sarebbe ancora vivo e vegeto"

Torna a parlare Nino Pulvirenti, ex patron del Catania e lo fa attraverso i microfoni del quotidiano La Sicilia per raccontare la sua verità sul destino dei rossazzurri, esclusi dal campionato: "Con Finaria il Catania non sarebbe mai fallito. Avevamo intrapreso la strada del concordato in continuità, proprio per scongiurare i rischi legati all'esposizione debitoria, comunque compensata dal patrimonio immobiliare. Lo stretto controllo assicurato da questo percorso avrebbe salvaguardato la società e oggi il Catania sarebbe ancora vivo e vegeto, con o senza di me. Nella primavera del 2020 si parlava solo dei 50 milioni di debiti, dimenticando volutamente di precisare che, in contrapposizione a quei debiti, c'era Torre del Grifo Village che a bilancio, e non secondo fantasia, di milioni ne valeva 65.
Il Catania era l'unica società ad avere un simile patrimonio immobiliare in tutto il calcio italiano". Pulvirenti rilancia sulla mancata sostituzione, da parte della Sigi, della fideiussione a garanzia del mutuo del centro sportivo: "Basta consultare i documenti, si tratta di un inadempimento molto grave e potrebbe portare a scenari e conseguenze inimmaginabili. Gli avvocati sono già al lavoro".
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