Reggiana, Mangiarotti si presenta

Christian Mangiarotti, acquistato l’ultimo giorno di mercato dalla Reggiana, ha svolto ieri pomeriggio il primo allenamento con la maglia granata. Arrivato ai campi insieme ai procuratori Sauro e Fulvio Catellani, il giovane proveniente dal Pavia è stato presentato alla stampa: arriva in prestito con diritto di riscatto e sarà, con ogni probabilità, il vice Alessi.
Mangiarotti, benvenuto a Reggio Emilia.
“Grazie, sono contento di essere qui e di aver ritrovato Mangone e il suo staff, persone a cui sono molto legato”.
Che ricordi la legano al mister?
“Mangone mi ha fatto esordire a Pavia quando avevo sedici anni, mentre il preparatore Gerosa mi ha allenato quando ero piccolo: son davvero felice di ritrovarli sulla mia strada”.
Se dovesse descrivere in breve Mangone, che parole utilizzerebbe?
“E’ una bravissima persona, in tutti gli ambiti”.
In quale ruolo predilige giocare?
“Sono un trequartista, veloce nel breve e amo cercare il dribbling nello stretto. Mi piace far fare gol e calcio indifferentemente col estro e con il sinostro”.
L’anno scorso ha giocato in serie D, a Messina. Che esperienza è stata?
“Un campionato importante per la mia crescita, lontano da casa, dove ho trovato spazio con continuità. Ora mi dovrò tener pronto per dimostrare, quando arriverà il mio momento, tutto il mio valore”.
Anche perché davanti a lei c’è un certo Alessi.
“Me ne hanno parlato molto bene: cercherò di prendere esempio da lui”.
La spaventa partire in seconda fila, con la possibilità concreta di finire spesso in panchina?
“No, assolutamente. Mi allenerò in modo sereno e tranquillo, sono qui per imparare: davanti a me c’è una squadra che può competere per la vittoria del campionato”.
Ha, per chiudere, un sogno nel cassetto?
“Far bene quest’anno e dimostrare che posso giocare a calcio anche in Prima divisione, dopo che il Pavia non ha creduto in me”.
A margine della presentazione è intervenuto anche il procuratore Fulvio Catellani che, insieme al padre Sauro, segue Mangiarotti. Catellani, ovviamente, non può che parlare bene del suo assistito: “Mangone l’ha lanciato quando aveva sedici anni e mezzo – spiega – facendolo fare 14 apparizioni in serie C2; in seguito è stato nazionale under 20 di serie C e ha vissuto un’annata importante a Messina, in serie D. Può giocare da trequartista o, all’occorrenza, da esterno”. Catellani rivela poi un aneddoto interessante: “Arturo Di Napoli, ex calciatore di serie A e bandiera del Messina, mi ha detto: “Se Mangiarotti non diventa un calciatore, allora vuol dire che non ho capito niente di calcio”. Il Pavia, però, non sembra aver creduto nel calciatore: “Christian è arrabbiato col Pavia, cambiare aria gli farà sicuramente bene. Pensate che addirittura Benny Carbone, suo ex compagno di squadra e oggi allenatore della Beretti lombarda, soffriva la sua personalità”. Il fatto di ritrovare un tecnico come Mangone è sicuramente molto importante per la crescita del ragazzo: “Amedeo – prosegue Catellani – è una garanzia. E’ un allenatore in gamba che farà della strada. Le qualità di Christian, ripeto, sono importanti, e sono certo che metterà in difficoltà tanti”.
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