Salernitana, Lotito come San Tommaso: "Basta parole, la piazza dimostri qualcosa"

Il solito Claudio Lotito. Il patron della Salernitana è intervenuto stamane a Lira Tv (le sue parole sono state poi riportate dai colleghi di granatissimi.com), affrontando numerosi temi. Primo tra tutti, la Supercoppa che si avvia ad entrare nella scarna bacheca granata: "Non abbiamo ipotecato nulla, io sono abituato a fare i conti alla fine. Abbiamo fatto una grande prestazione e speriamo che la stessa determinazione ci sia sabato. Sarebbe un grande successo ed il primo trofeo della Salernitana: un fatto storico, o sbaglio? Questa è la famosa ciliegina sulla torta: abbiamo vinto il campionato di Serie D, di C2 e poi la Supercoppa. Solo dopo penseremo alla prossima, faremo riposare la squadra e poi allestiremo la rosa per ben figurare nel prossimo campionato”.
Ed a proposito di mercato, il vulcanico imprenditore romano non cambia idea: "Quando la città risponderà in modo consono alle aspirazioni, io procederò al mercato. Il tempo delle chiacchiere è finito. Voi avete un valore aggiunto che sottovalutate. Secondo voi io ho problemi ad allestire la squadra? Io alzo il telefono e la completo. Ci sono giocatori che verrebbero di corsa a Salerno, solo per la puntualità dei pagamenti". Il patron si esibisce anche in alcuni paragoni con altre piazze: "Ieri sono stato a Trieste per seguire la Lazio e ho scoperto che fanno tremila abbonati in Eccellenza. Il Verona stava in Serie B ma con una presenza importante di spettatori ed ha centrato la promozione in Serie A. Si dice che Salerno è una grande piazza, abbiamo creduto a questa cosa come persone di fede. La speranza è l’ultima a morire, ci abbiamo creduto. San Tommaso infilò le mani nel costato del Nostro Signore. Noi abbiamo creduto, dimostrando i fatti attraverso i risultati e risolvendo il problema tessera del tifoso attraverso i voucher. Ora è la piazza che deve dimostrare qualcosa. E' finito il tempo delle parole: adesso i tifosi devono dimostrare di condividere questo percorso e quindi produrre diecimila presenze. Gli obiettivi saranno calcolati sulla base del pubblico".
Lotito conclude tornando al match di sabato - confermandosi alquanto pungente verso il pubblico salernitano - e dedicando una battuta anche agli screzi in allenamento: "Scommetto che lo stadio sabato sarà pieno, anzi me lo auguro. Però guarda caso l’incasso va alla Lega. Non so quanti ne sarete, ma conoscendo la vostra mentalità, saranno pochi, tanto col 3-0 la Coppa ormai è stata vinta. Questa è la mentalità di chi sale sul carro dei vincitori: saranno pochi e poi entreranno tutti nei minuti finali per l’alzata della Coppa. Guazzo è andato ad abbracciare Zampa e questa è una vittoria per me", continua Lotito passando al tema-spogliatoio. "L’amore non è bello se non è litigarello; immagini uno spogliatoio piatto. Tutto è bene quel che finisce bene. La Lazio ai tempi di Maestrelli era litigiosa, poi quando scendevano in campo diventavano mastini e portavano a casa il risultato. Vivendo in una comunità si deve anche aver rispetto delle sensibilità altrui: un calciatore poi vive tensioni maggiori che possono sfociare in atteggiamenti censurabili. Se si trasformano in energia positiva poi non ci vedo nulla di male".
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