Spal: quanto avrebbe guadagnato dal fotovoltaico

Spal: quanto avrebbe guadagnato dal fotovoltaicoTMW/TuttoC.com
© foto di Image Sport/TuttoLegaPro.com
venerdì 2 marzo 2012, 17:00Altre news
di Daniele Mosconi
fonte estense.com

Era stato dipinto come un grande progetto. Una fonte di reddito, oltre che di energia, in grado di foraggiare annualmente la Spal per i prossimi trent’anni. Invece, con la cartolarizzazione dei crediti che sembra poter andare in porto in queste ore, quella sorta di vitalizio che sarebbe spettata ai biancazzurri (a prescindere dal gruppo dirigente) andrebbe in fumo, in cambio di una somma da ottenere subito. Di che cifra si parla? Dati certi non ce ne sono, ma i bene informati parlano di qualcosa come 4-6 milioni di euro forniti da una finanziaria svizzera. Una somma ritenuta fondamentale per ripianare le pendenze esistenti, che consentirebbe alla Spal di non fallire e al presidente Butelli di vendere una società non gravata da debiti.

La maggioranza dei tifosi è quantomeno scettica. All’epoca della presentazione del progetto, infatti, il sindaco (ma non i dirigenti spallini ndr) aveva dichiarato che quello del fotovoltaico era un progetto importante, grazie al quale si poteva sperare in un salto di qualità della squadra. In pratica: alla gestione ordinaria avrebbe provveduto Cesare Butelli e altri eventuali soci, mentre acquisti importanti potevano essere effettuati grazie ai proventi derivanti dal parco solare.

Niente da fare. L’esigenza di salvare la Spal diventa prioritaria rispetto a tutto il resto. Ma a quanto dovrà rinunciare la società con questa operazione?

Occorre fare un passo indietro e spiegare la situazione. La società è stata promotrice di questa iniziativa. La realizzazione del parco è opera del Consorzio Energia Futura, composto da 4 aziende (Global Consulting srl, Tunve Energia srl, Europsun srl, Ferrara Energia srl) tre delle quali bresciane, con Turra a far la parte del leone, un investimento complessivo di circa 50 milioni.

In base all’accordo tra Spal e questo consorzio, alla società di via Copparo sarebbe andato il 30% delle vendita di energia e contributi Gse.

Inizialmente si era ipotizzato che tale somma dovesse essere vicina al milione di euro all’anno, forse qualcosa in più. Più recentemente, per tutta una serie di ragioni legate alla variazione dei contributi e ai costi, questo dato è più basso, diciamo intorno ai 600mila euro.

Conti alla mano, con la cartolarizzazione da 4/6 milioni di euro immediati, che la società estense rinuncia a circa 12 milioni di euro, dato che la durata del contratto è di 20 anni. Non solo. A partire dal ventunesimo anno il club avrebbe la possibilità di acquistare, per una cifra simbolica, i 4 lotti del parco, beneficiando totalmente dell’energia prodotta dall’impianto, che a fronte dell’utilizzo e dell’usura, calerebbe del 25%.

Visto che la vita stimata dei pannelli è di trent’anni, la Spal incasserebbe per gli ultimi 10 anni di una somma pari a un milione e mezzo di euro a stagione, che sommati ai 12 iniziali fanno 27 milioni complessivi in trent’anni. Un bel gruzzolo, non c’è che dire. Vero è che da qui a trent’anni possono succedere tantissime cose, quindi – è giusto sottolinearlo – che si parla di cifre basate su stime di massima.

Ma sono in tanti quelli che in queste ore gridano allo sperpero di danari da utilizzare nel tempo, alcuni parlano pure di una mossa scorretta da parte del presidente Butelli.

Che sia un peccato ‘svendere’ il fotovoltaico per ottenere liquidità immediato è un principio condivisibile. Ma il progetto è stato concepito da questa società, quindi è nel suo diritto disporne come crede. L’aiuto del pubblico (Comune e Provincia di Ferrara) è consistito solamente nell’agevolarne l’attuazione. Giusto chiarire anche che il terreno su cui è stato realizzato, di circa trenta ettari, appartiene a Hera.

Trattandosi di una ex discarica da bonificare non era possibile sfruttarla in altri modi. Malgrado questo Hera ha stipulato con il consorzio una cessione di superficie della durata di trent’anni, per un ammontare di 3 milioni di euro. Non propriamente un regalo alla Spal.