Taurino: "Il mio Gubbio aveva dei valori, grande rammarico per l'esonero"

L'ex tecnico del Gubbio Roberto Taurino, intervistato da gubbiofans.it, traccia un bilancio della stagione rossoblù: "Sicuramente posso dire che eravamo partiti molto bene, perciò c'era la sensazione di creare un qualcosa di importante, però poi così non é stato nel prosieguo. Con tutta sincerità mi porto dentro un grande rammarico. Dico questo perché a Gubbio stavo molto bene, mi piaceva la piazza, ero convinto che la squadra aveva dei valori e quindi c'erano i presupposti per fare un campionato di livello. Però nel calcio non tutto é così semplice, bisogna analizzare bene perché c'è stata un'annata di alti e bassi".
Il calcio ci insegna che la prima persona che finisce poi sul banco degli imputati é proprio l'allenatore: é rimasto dispiaciuto dell'esonero?
"Quando le cose non vanno il primo responsabile é l'allenatore perché é alla guida di un gruppo. Se il gruppo non riesce a dare il meglio é giusto che vengono date delle colpe al tecnico. Infatti io mi assumo tutte le responsabilità. Il mio dispiacere più grande é stato appunto di non arrivare alle corde dei miei calciatori come invece mi era successo in altre situazioni, non li ho resi uniti dietro una idea ed un pensiero. Questo gruppo mi sembrava coeso e compatto, mi sembrava di aver creato il giusto feeling. Purtroppo non é andata così. Però ancora sono convinto che il Gubbio fosse una squadra forte. Voglio dire davanti avevamo calciatori per me molto validi come D'Ursi e Tommasini. Però purtroppo ci é mancato Di Massimo fin da subito e questo senz'altro ci ha condizionato il cammino perché faceva parte di un progetto ben preciso: questo é stato un nostro cruccio, sia il mio, sia del direttore sportivo. Con lui completavamo un attacco con qualità, tecnica e velocità. Negli altri reparti poi avevamo Rosaia, Signorini, Corsinelli, avevamo preso Rocchi e Iaccarino che é un giovane importante, pure il portiere Venturi per dirne alcuni. Mi é dispiaciuto che strada facendo via via é scemata quella forza che noi avevamo dimostrato all'inizio del campionato. Per vari motivi qualcosa si é rotto ad un certo punto del nostro cammino. Mi sono fatto una idea... ma preferisco tenere tutto per me. Inoltre qualche infortunio di troppo hanno depotenziato l'organico ed in questo ambito abbiamo fatto mille analisi con lo staff. Per quanto riguarda quanto é successo dopo di me, ritengo che non posso parlare dell'operato di altre persone (Fontana ndr) perchè ognuno risponde del proprio operato. Alla fine la squadra é entrata nei playoff anche se da undicesima. Ma io sono convinto che il Gubbio poteva fare una stagione migliore nel senso che poteva piazzarsi in una posizione ben diversa con un cammino più regolare e in base al potenziale che c'era a disposizione in squadra. Mi dispiace dirlo, ma ho letto che il presidente (Notari ndr) ha dichiarato che era una rosa poco forte: in questo io non sono d'accordo, non credo che era un problema di organico o c'erano problemi sotto l'aspetto tecnico".
Degli Esposti é arrivato con lei ma ha già finito il suo rapporto con il Gubbio, che ne pensa?
"Molto semplice, come si é potuto leggere il presidente (Notari ndr) ha sempre palesato la sua insoddisfazione e i risultati non sono stati brillanti come avrebbe voluto. Il presidente ha dichiarato che era la rosa peggiore che abbia mai avuto nei suoi anni, perciò é chiaro che dopo l'allenatore ci ha messo in mezzo anche il direttore. Degli Esposti non é l'ultimo arrivato, da altre parti ha fatto bene. Ma bisogna capire che oltre le competenze ci sono i contesti. La bravura di chi opera in questo settore é anche quella di riuscire immediatamente a capire il contesto in cui si lavora".
A Gubbio ora é arrivato come diesse Mauro Leo, suo compaesano, un suo commento?
"Lo conosco da quando eravamo ragazzi. É della mia terra, il padre é stato un bravo allenatore. Il fratello (Antonio, ex Gubbio ndr) ha giocato con me nel settore giovanile del Lecce. Mauro ha fatto un percorso importante: proviene dall'area scouting, si é occupato tanto di giovani, sicuramente é un elemento che può essere un valore aggiunto sotto questo punto di vista. Me lo ricordo come una persona seria e aggiungo che per il percorso che ha fatto sicuramente ha delle capacità".
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